lunedì 21 dicembre 2009

ANCHE UN AUTOREVOLE POLITOLOGO COME SARTORI AMMETTE L'IMPOSSIBILITA' DI INTEGRARE L'ISLAM E GLI ISLAMICI NELLA REALTA' ITALIANA.



L'INTEGRAZIONE PER GLI ISLAMICI

In tempi brevi la Ca­mera dovrà pronun­ciarsi sulla cittadi­nanza e quindi, an­che, sull’«italianizzazio­ne » di chi, bene o male, si è accasato in casa no­stra. Il problema viene combattuto, di regola, a colpi di ingiurie, in chia­ve di «razzismo». Io dirò, più pacatamente, che chi non gradisce lo straniero che sente estraneo è uno «xenofobo», mentre chi lo gradisce è uno «xenofi­lo ». E che non c’è intrinse­camente niente di male in nessuna delle due rea­zioni.
Chi più avversa l’immi­grazione è da sempre la Lega; ma a suo tempo, nel 2002, anche Fini fir­mò, con Bossi, una legge molto restrittiva. Ora, in­vece, Fini si è trasformato in un acceso sostenitore dell’italianizzazione rapi­da. Chissà perché. Fini è un tattico e il suo dire è «asciutto»: troppo asciut­to per chi vorrebbe capi­re. Ma a parte questa gira­volta, il fronte è da tempo lo stesso. Berlusconi ap­poggia Bossi (per esserne appoggiato in contrac­cambio nelle cose che lo interessano). Invece il fronte «accogliente» è co­stituito dalla Chiesa e dal­la sinistra. La Chiesa deve essere, si sa, misericordio­sa, mentre la xenofilia del­la sinistra è soltanto un «politicamente corretto» che finora è restato male approfondito e spiegato.
Due premesse. Primo, che la questione non è tra bianchi, neri e gialli, non è sul colore della pelle, ma invece sulla «integra­bilità » dell’islamico. Se­condo, che a fini pratici (il da fare ora e qui) non serve leggere il Corano ma imparare dall'espe­rienza. La domanda è allo­ra se la storia ci racconti di casi, dal 630 d.C. in poi, di integrazione degli islamici, o comunque di una loro riuscita incorpo­razione etico-politica (nei valori del sistema politi­co), in società non islami­che. La risposta è sconfor­tante: no.
Il caso esemplare è l’In­dia, dove le armate di Al­lah si affacciarono agli ini­zi del 1500, insediarono l’impero dei Moghul, e per due secoli dominaro­no l’intero Paese. Si avver­ta: gli indiani «indigeni» sono buddisti e quindi pa­ciosi, pacifici; e la maggio­ranza è indù, e cioè poli­teista capace di accoglie­re nel suo pantheon di di­vinità persino un Mao­metto. Eppure quando gli inglesi abbandonarono l’India dovettero inventa­re il Pakistan, per evitare che cinque secoli di coesi­stenza in cagnesco finisse­ro in un mare di sangue. Conosco, s’intende, an­che altri casi e varianti: dalla Indonesia alla Tur­chia. Tutti casi che rivela­no un ritorno a una mag­giore islamizzazione, e non (come si sperava al­meno per la Turchia) l’av­vento di una popolazione musulmana che accetta lo Stato laico.

Veniamo all’Europa. In­ghilterra e Francia si sono impegnate a fondo nel problema, eppure si ritro­vano con una terza gene­razione di giovani islami­ci più infervorati e incatti­viti che mai. Il fatto sor­prende perché cinesi, giapponesi, indiani, si ac­casano senza problemi nell’Occidente pur mante­nendo le loro rispettive identità culturali e religio­se. Ma — ecco la differen­za — l’Islam non è una re­ligione domestica; è inve­ce un invasivo monotei­smo teocratico che dopo un lungo ristagno si è ri­svegliato e si sta vieppiù infiammando. Illudersi di integrarlo «italianizzan­dolo » è un rischio da gi­ganteschi sprovveduti, un rischio da non rischia­re.

Giovanni Sartori 20 dicembre 2009


venerdì 11 dicembre 2009

IL NOSTRO ESERCITO SEMPRE PIU' MULTIETNICO


L’Esercito presenta il calendario 2010 all’insegna della multi etnicità delle Forze Armate

Presentato stamattina, presso la Sala Giunta della Provincia di Salerno, il CalendEsercito 2010, il calendario dell’Esercito italiano che, annualmente, mostra all’opinione pubblica uno spaccato della sua storia, della sua organizzazione, delle sue numerose attività, sia in Italia che all’estero. Quest’anno il calendario – che ha per titolo: “Soldati d’Italia, i nuovi volti di un esercito senza confini” – illustra le attività operative della Forza Armata attraverso i volti e le storie dei militari che ne fanno parte, tra i quali i cittadini italiani di nuova generazione: «Giovani di origine straniera da parte di uno o di entrambi i genitori naturali – ha chiarito il Colonnello Giuseppe De Simone, Capo Ufficio Reclutamento e Comunicazione del Comando Militare Esercito “Campania” – che hanno scelto di essere italiani e di prestare servizio nell’Esercito e rappresentano oltre 1500 soldati italiani di diversa provenienza etnica». Il filo conduttore del CalendEsercito, come ha spiegato il Colonnello Flavio Rizzo, Comandante del Centro Documentale di Salerno, «è quello della integrazione multietnica, che vede nell’Esercito un’istituzione consapevole e pronta ad educare e formare alla convivenza democratica; una Forza Armata efficiente e moderna, capace di operare in Patria ed in ogni area del globo terrestre, con tutto il suo personale, indipendentemente da diversità di etnia, cultura, religione». Un ringraziamento, infine, da parte di Adriano Bellacosa, Assessore al Patrimonio della Provincia di Salerno, a tutti gli uomini e le donne dell’Esercito «che giornalmente sacrificano la propria vita per la nostra sicurezza».


domenica 29 novembre 2009

CAPACCIO: RUMENO UBRIACO PROVOCA INCIDENTE AUTO, 3 FERITI


Capaccio. Rumeno ubriaco provoca incidente d'auto, tre feriti Giovedì pomeriggio in via Procuzzi

Il suo tasso alcolemico era cinque volte superiore a quanto previsto dai parametri di legge. Un rumeno di 43 anni, giovedì pomeriggio ha provocato un incidente che, oltre alla sua, ha coinvolto altre due automobili. In tre, lui compreso, sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari, per fortuna nessuno è rimasto ferito in maniera grave. P.L., 43 anni, cittadino rumeno residente a Capaccio, successivamente è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Salerno per guida in stato di ebbrezza. L’incidente è avvenuto giovedì pomeriggio intorno alle 19 in via Procuzzi, strada di collegamento tra Capaccio Scalo e Gromola. Il rumeno, alla guida di una Ford Fiesta, procedeva verso Capaccio Scalo. Dietro la sua automobile viaggiava una Renault Clio con a bordo padre e figlia. Dalla parte opposta proveniva una Mercedes. Secondo una prima ricostruzione della dinamica dell’incidente, l’autista della Mercedes avrebbe visto la Ford invadere la sua corsia e avrebbe cercato invano di evitarla. Le due automobili si sono toccate in un fianco. Poi la Mercedes è finita contro la Clio. Padre e figlia se la sono cavata rispettivamente con 15 e 10 giorni di prognosi. Il rumeno, portato all’ospedale di Vallo della Lucania, ha riportato ferite guaribili in 25 giorni. Solomqualche escoriazione, infine, per l’uomo alla guida della Mercdes.Sul posto per i rilievi del caso si sono portati i carabinieri della stazione di Capaccio
Scalo.

http://www.paestum.it/

sabato 28 novembre 2009

SALERNO FUTURISTA: DIBATTITO "FENOMENO IMMIGRAZIONE: DALLA BOSSI-FINI AD OGGI" ALLA PROVINCIA

Si è svolta in serata la conferenza “Fenomeno immigrazione : dalla Bossi-Fini ad oggi”, organizzata dall’associazione culturale e di promozione sociale “Salerno Futurista- CasaPound Italia”.
Presso l’aula del consiglio provinciale di Palazzo Sant’Agostino, il dibattito è stato introdotto dal responsabile regionale della cultura Luca Lezzi, che ha rimarcato la differenza tra la sterile campagna mediatica e populista portata avanti da alcuni partiti in riferimento al tema dell’immigrazione e la voglia di fare chiarezza da parte dell’associazione culturale, partendo dalla cause di un fenomeno in costante espansione. I tre relatori : il consigliere provinciale Pdl Antonio Cammarota, il responsabile provinciale Ale-Ugl Rosario Peduto e il responsabile nazionale del Blocco studentesco Università Davide Di Stefano hanno accostato la questione dell’immigrazione alle tematiche lavorative, sociali ed inerenti alla sicurezza. Davide Di Stefano ha delineato l’impostazione che Cpi intende seguire a livello nazionale :”L’immigrazione non è un fenomeno spontaneo così come media e lobby vogliono farci credere. Gli immigrati rappresentano una risorsa per chi li sfrutta ma una condanna per l’Italia. In campo lavorativo – continua Di Stefano – gli immigrati sono dei veri e propri schiavi sottopagati per produrre merci scadenti a costi bassissimi. Di conseguenza le imprese nazionali richiedono lavoratori a basso costo (immigrati) per reggere l’urto della sleale concorrenza delle aziende straniere nel sistema economico globalizzato”. L’intervento del consigliere provinciale Cammarota si è basata maggiormente sui temi d’attualità che hanno riguardato nelle ultime settimane da vicino la provincia di Salerno. “E’ inaccettabile – afferma l’esponente provinciale del Popolo della libertà – la situazione che si è venuta a creare a San Nicola Varco, dove centinaia di immigrati, in prevalenza clandestini, si ritrovano a vagabondare dopo lo sgombero del “ghetto” di Eboli”. L’incontro si è concluso con le affermazioni del responsabile provinciale Ale-Ugl :”Non esistono lavori che gli italiani non vogliono più fare – ha chiarito Rosario Peduto – ma salari che gli italiani non possono più accettare”.

www.cronachesalerno.it

domenica 22 novembre 2009

IL CERCHIO SI STA PER CHIUDERE: PRESO ANCHE IL CAPO DEL CARTELLO NORDAFRICANO DI SAN NICOLA VARCO CHE MONOPOLIZZAVA IL TRAFFICO DI HASCISC NELLA PIANA



Catturato il capo della banda che spacciava e trafficava sostanze stupefacenti nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo di San Nicola Varco

EBOLI: I Carabinieri coordinati dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – di Salerno hanno catturato il capo della banda che spacciava e trafficava sostanze stupefacenti nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo di San Nicola Varco, sfuggito al blitz del 14 novembre u.s., allorché furono assicurati alla giustizia sei suoi connazionali per associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di droghe.
I Carabinieri della Compagnia di Eboli, diretta dal Ten.Col. Nobile Risi e coordinati dal Procuratore Capo della Repubblica di Salerno – Direzione Distrettuale Antimafia – dottor Franco Roberti, hanno assicurato alla giustizia anche il capo della banda degli extracomunitari che erano dediti allo spaccio e traffico di hashish nell’area degradata dell’ex mercato ortofrutticolo di San Nicola Varco di Eboli. Il ricercato, che si identifica in MORTAJIL El Bachir, di 29 anni, è stato localizzato in un cantiere nella frazione Mattinelle posto al confine tra i comuni di Eboli e di Campagna ed era al vertice del gruppo di spaccio e traffico di droghe. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Eboli, guidati dal Tenente Francesco Manna, la decorsa notte, previa cinturazione ed isolamento di sicurezza catturavano in prossimità del casolare rurale il ricercato che sottoponevano a fermo traducendolo nella casa circondariale di Salerno ove già sono ristretti sei suoi connazionali perché indiziati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish.




giovedì 19 novembre 2009

S. NICOLA VARCO, CENTRO DELLO SPACCIO DI HASHISH GESTITO DAI NORDAFRICANI. I FALSI PROFETI DEL BUONISMO PSEUDOUMANITARIO SMENTITI DAI FATTI.

Droga nella Piana: sei arresti

• Sgominata una rete di spacciatori di hashish che operava tra i marocchini accampati nella struttura regionale sgomberata a San Nicola Varco. Sei sono gli extracomunitari assicurati alla giustizia. Un settimo, il capo dell’organizzazione, è riuscito a fuggire. • L’operazione antidroga denominata "Gold black", coordinata dalla Dda di Salerno, diretta dal Procuratore Franco Roberti, ha portato all’emissione di 4 ordini di fermi e 2 arresti in flagranza di spaccio, eseguiti dai carabinieri della compagnia di Eboli, diretta dal tenente colonnello Nobile Risi.
• Nella giornata di ieri i carabinieri hanno eseguito gli arresti di Abdel Mortachi, 25 anni, Azdine Makbor, 18, Nouredine El Moufid, 24, e Inb El Jalil El Mokhtar, 35. Tutti sono stati colpiti da un’ordinanza di misura cautelare in carcere per associazione a delinquere finalizzato all’acquisto, alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Della stessa organizzazione fanno parte anche Said Mortajil, 21 anni, e Mhammedi Ajdir, 23, che sabato sera sono stati arrestati in flagranza di spaccio dai carabinieri del nucleo operativo della locale compagnia, guidato dal tenente Francesco Manna. Said Mortajil e Inb El Jalil El Mokhtar erano giá stati arrestati in una precedente operazione dei carabinieri contro lo spaccio al minuto nel ghetto di San Nicola Varco.
• L’operazione "Gold black" è partita con l’arresto di un giovane pusher avvenuto a Campagna. In quell’occasione i carabinieri trovarono tracce e collegamenti dell’arrestato con uno spacciatore marocchino che operava a San Nicola Varco. Il nordafricano era organico al "clan" che faceva base proprio nella struttura regionale abbandonata e mai destinata alla sua funzione di mercato ortofrutticolo. I carabinieri in queste settimane hanno portato a termine lunghi appostamenti in zona, risalendo ai componenti dell’associazione a delinquere che aveva monopolizzato lo spaccio di hashish nella Piana e nei Picentini e smerciava etti di droga ogni fine settimana.
• Il cerchio delle indagini si è stretto così intorno al ghetto di San Nicola Varco. I carabinieri hanno a lungo monitorato l’area con appostamenti di giorno e di notte. Nel corso delle attivitá sono stati controllati numerosi assuntori di stupefacente che facevano rifornimento di hashish dagli spacciatori marocchini. I carabinieri hanno accertato anche il luogo dello spaccio. Lo scambio avveniva sul ponticello che sovrastata il canale di irrigazione che scorre sul perimetro dell’ex mercato. Lo spaccio era perlopiù diurno. Non più tardi delle 21. Dopo lo sgombero del campo dell’11 novembre, i pusher si erano spostati a Cioffi. Il loro riferimento era una roulotte. • Sabato notte l’ultimo arresto che ha accelerato i tempi di tutta l’operazione, con la decisione della Procura di emettere i provvedimenti di fermo.
Massimiliano Lanzotto

http://www.lacittàdisalerno.it/

giovedì 12 novembre 2009

SGOMBERATO IL TUGURIO ISLAMICO DI SAN NICOLA VARCO, MA I CLANDESTINI NORDAFRICANI NON VENGONO ARRESTATI E SI DISSEMINANO NELLA PIANA


IMMIGRATI SGOMBERATI DAL CENTRO DI SAN NICOLA VARCO A EBOLI
Il sindaco di Eboli: "Era un problema che andava affrontato, qui a san Nicola Varco c'era una vera e propria emergenza ambientale con disastro igienico sanitario"
Oltre 200 uomini, tra polizia, carabinieri e Guardia di Finanza, hanno iniziato perquisizioni e controlli nell'area di San Nicola Varco di Eboli dove vivono quasi 800 nordafricani, per lo più marocchini. L'operazione di stamani si inquadra nel provvedimento di sequestro dell'area, disposto dalla magistratura salernitana per motivi di igiene e sanità pubblica. Nel corso dell'operazione si sono effettuate perquisizioni e controlli nell'intera area di 14 ettari di terreno che la Regione Campania ha trasferito al ministero dell'Agricoltura. "Era un problema che andava affrontato, qui a san Nicola Varco c'era una vera e propria emergenza ambientale con disastro igienico sanitario". E' quanto ha affermato il sindaco di Eboli Martino Melchionda, che stamani è stato presente allo sgombero da parte di polizia, carabinieri e guardia di finanza. "In passato abbiamo dato sostegno affinché gli extracomunitari potessero rientrare in patria, attraverso la Regione Campania e l'Oim (organizzazione internazionale migrazioni), ora siamo pronti come amministrazione comunale e a dare una mano agli extracomunutari regolari attraverso anche soluzioni alloggiative temporanee", ha proseguito il sindaco. "E' un intervento inaccettabile. E' la vergogna di questo Paese". E' quanto ha affermato il segretario regionale della Cgil Michele Gravano, anche lui stamani a San Nicola Varco assieme ai vertici sindacali della provincia di Salerno. "Da ieri eravamo stati allertati che qualcosa sarebbe successo questa mattina. Vogliamo auspicare - aggiunge - che a questo punto i sindaci dei territori vicini ad Eboli possano intervenire per dare assistenza ai tanti immigrati che da questa mattina all'alba hanno lasciato San Nicola Varco per andare a lavorare i campi". Gravano risponde che "l'economia di queste zone si basa su queste persone. E' questa l'amara realtà" a chi gli chiede della presenza di immigrati senza permesso di soggiorno.
IL COMUNICATO DEL SINDACO DI EBOLI
Nessuna valutazione sul piano delle decisioni giudiziarie, ma grande disponibilità agli interventi umanitari. Il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda, accorso a San Nicola varco dove in mattinata è partita l’operazione sgombero e sequestro dell’area occupata dagli immigrati extracomunitari, ha così commentato la vicenda. «Rispettiamo la decisione assunta autonomamente dalla procura della repubblica. Un intervento, in ogni caso, che va nella direzione di tutelare innanzitutto coloro che vivono in questa area di proprietà della Regione Campania, dove le condizioni igieniche erano diventate drammatiche. Si tratta, comunque, di una decisione in linea con l’intesa dello scorso maggio tra Regione Campania, Prefettura di Salerno e Comune di Eboli che punta a liberare totalmente l’area per il prossimo 31 dicembre, in modo da salvaguardare la salute di chi per anni ha dimorato a San Nicola Varco in terribili condizioni igienico-sanitarie e mettere la zona a disposizione degli importanti progetti di sviluppo del territorio». Melchionda poi dichiara la disponibilità di Eboli ad intervenire sulle emergenze che si aprono a San Nicola Varco. «Da tempo, in sintonia con l’OIM, abbiamo avviato il programma di rientro assistito, con decine di immigrati che hanno accolto il nostro impegno, usufruendo dei benefici per coloro che optano per il rientro in patria. Già in mattinata abbiamo allertato tutte le nostre strutture sociali, in modo da farci trovare pronti alle eventuali chiamate del coordinamento della prefettura di Salerno per intervenire nelle situazioni più difficili».

mercoledì 4 novembre 2009

CAPACCIO: DUE MAROCCHINI FINGONO INVESTIMENTO E MINACCIANO CON PISTOLA UNA DONNA ITALIANA


CAPACCIO. DUE CITTADINI MAROCCHINI SIMULANO INCIDENTE STRADALE, ARRESTATI

DBIZA Mohamed e NAIM Lekbir, entrambi cittadini marocchini di 29 e 36 anni, sono stati tratti in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Agropoli. Nel tardo pomeriggio di ieri, una donna, alla guida della propria autovettura, nel transitare in località Licinella di Capaccio, ha notato due cittadini marocchini che stavano attraversando la strada; improvvisamente, al suo passaggio, DBIZA Mohamed si è buttato per terra simulando di essere stato investito. La donna, scendendo dalla macchina per accertarsi delle condizioni dell’uomo, si è accorta che NAIM Lekbir celava, nella cintola dei pantaloni, una pistola. Notata la preoccupazione della donna, NAIM, mostrandole l’impugnatura dell’arma, la invitava a donare una somma in denaro a titolo risarcitorio per le per le ferite provocate al suo connazionale I Carabinieri della Compagnia di Agropoli, contatati dalla malcapitata, sono arrivati sul posto dopo pochi minuti. NAIM, alla vista dei militari, si è dato alla fuga, tentando di disfarsi della pistola gettandola in un cespuglio. Prontamente raggiunto, lo stesso ha cercato, senza successo, di eludere il controllo aggredendo gli operanti. L’arma, recuperata subito dopo, è risultata essere una pistola giocattolo priva del previsto tappo rosso. Sentito il Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Salerno, entrambi sono stati tratti in arresto con l’accusa di tentata estorsione e resistenza a Pubblico Ufficiale e, espletate le formalità di rito, sono stato associati presso la Casa Circondariale di Salerno a disposizione dell’A.G. competente.


martedì 27 ottobre 2009

BATTIPAGLIA:MAGHREBINO FORZA POSTO DI BLOCCO E CERCA DI INVESTIRE UN CARABINIERE.

Battipaglia. arrestato extracomunitario che tenta di investire Carabiniere

Nella serata di ieri, a Battipaglia (SA), località litoranea, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia diretti dal S.Ten. Gianluca GIGLIO hanno arrestato, in flagranza di reato, CHATIBI Gaouad nato in Marocco il 1° giugno 1983, domiciliato in Eboli (SA), loc. Campolongo, responsabile di permanenza clandestina nel territorio nazionale nonché resistenza, violenza e lesioni a P.U.. I militari durante l’esecuzione di un posto di controllo intimavano l’alt ad un’Audi A4 autovettura con a bordo due individui, che eludevano il controllo e si davano alla fuga, non prima di aver tentato di investire il capo pattuglia che rovinava al suolo. L’auto veniva immediatamente inseguita e, vistisi raggiunti, il passeggero si dava alla fuga a piedi facendo perdere le proprie tracce nella pineta circostante, mentre il conducente veniva bloccato ed arrestato e l’autovettura sequestrata. L’arrestato privo di permesso di soggiorno, è trattenuto nelle camere di sicurezza di questa Caserma, in attesa del rito direttissimo già fissato dall’Autorità Giudiziaria.

www.12mesi.it

mercoledì 21 ottobre 2009

BATTIPAGLIA: SNIDATA UN' ALTRA CASA D'APPUNTAMENTO CON PROSTITUTE EXTRACOMUNITARIE.


Scoperta dalla polizia casa d'appuntamento in pieno centro.

Imprenditori, professionisti e commercianti tutti benestanti e distinti. È questo l'identikit tipo degli uomini che frequentavano la casa hard di via Roma, ubicata a quattro passi dalla stazione e facilmente raggiungibile. Tra gli uomini identificati dalla polizia che da maggio sino a qualche giorno fa si sono recati nell'alcova c'erano anche commercianti e imprenditori provenienti da tutta la provincia di Salerno. Nelle settimane scorse il fenomeno dilagante delle case a luci rosse, sparse in tutta la città, era stato denunciato a chiare lettere anche dall'assessore comunale di Battipaglia, Gianluca Barile che aveva chiesto alle forze dell'ordine e alla polizia municipale di avviare specifici controlli. Ora, finalmente una casa hard ha chiuso i battenti ma in città ce ne sono altre. Addirittura le prostitute dopo essere contattate per telefono dai clienti li attendono in piazza Della Repubblica, in pieno centro, e poi insieme raggiungono le alcove. Non è escluso che nelle prossime ore vengano effettuate ulteriori operazioni anti prostituzione e vengano chiuse altre case hard. Gli investigatori, infatti, ritengono che le alcove aprono e chiudono i battenti in pochissimo tempo. Tutto per eludere i controlli. . blitz della squadra anticrimine del commissariato di Battipaglia, diretta dal vicequestore aggiunto Antonio Maione, è stato messo a segno tra sabato e domenica notte in un alloggio al terzo piano di uno stabile di via Roma, subito sequestrato. I poliziotti hanno fatto irruzione nella casa hard mentre un cliente usciva. Tra le luci soffuse in due stanze distinte, seminude hanno scoperto J.L. G., che oltre a gestire la casa d'appuntamento con il convivente si prostituiva e S.A. un'altra giovane prostituta dell'Ecuador. La casa è stata perquisita e nelle stanze, dove le due donne si intrattenevano con i clienti, sono stati rinvenuti due cestini con 3.000 euro subito sequestrati. In un'altra stanza c'erano due computer funzionanti collegati ad internet e una quindicina di telefonini. I telefonini, venivano utilizzati per fissare gli appuntamenti con i clienti. Ormai, in città dell'esistenza della casa d'appuntamento di via Roma si parlava da molto e il blitz della polizia era auspicato da più parti.

lunedì 12 ottobre 2009

I NORDAFRICANI CLANDESTINI DI SAN NICOLA VARCO CERCANO DI REGOLARIZZARSI TRUFFALDINAMENTE ATTRAVERSO IL DECRETO SANATORIA SULLE BADANTI.

S. NICOLA VARCO: I BRACCIANTI DIVENTANO BADANTI

EBOLI - E' emerso molto altro dalla visita effettuata dal capo missione dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) Peter Schatzer, al "ghetto" di San Nicola Varco, oltre alla soddisfazione per quanto svolto dalla task force istituzionale. Emergono risvolti preoccupanti relativi a nuovi fenomeni che avrebbero iniziato a registrarsi sul territorio: su tutti, quello della regolazzazione dei circa 700 immigrati per "vie traverse". E cioè con la partecipazione al programma di regolarizzazione di colf e badanti. "Un certo numero di marocchini è partito e sta partendo per diventare colf o badanti, anche se secondo le regole bisogna dimostrare d’averlo fatto per tre mesi prima dell’entrata in vigore della regola, ma sembra che qui, di nuovo, qualcuno ci stia guadagnando sopra”. Denunica chiara di casi che, tuttavia, resterebbero circoscritti, almeno per il momento. “Ci sono già un paio di casi - prosegue Schatzer -. Altri cercheranno di mettersi in regola attraverso questo meccanismo. Il problema è che devono pagare anche qui molto caro e se qualcosa non va in porto i soldi sono persi, insieme a quelli che hanno dato per arrivare fin qui. Chiedono qualche migliaia di euro, in alcuni casi si arriva anche a 3 mila euro”. Fenomeno da arginare, soprattutto per i presupposti malavitosi che esso presenta. Il rischio è che si finisca in una rete simile a quella che ha portato centinaia di immigrati in Italia. Costretti a pagare per un contratto di lavoro e giunti con tanto di visto sul passaporto. una volta nel Bel Paese, però, del datore di lavoro neanche l'ombra. Il ripetersi della triste esperienza, quindi, è dietro l'angolo. Schatzer è intervenuto anche su questa vicenda. In un virgolettato, riportato dal quotidiano on line Affaritaliani.it, il capo missione Oim commenta: "Aspettiamo quel che faranno i magistrati e la procura. Noi abbiamo dato tutti i dettagli delle persone che hanno truffato, quelli che potevano dimostrarlo. Non abbiamo ancora visto nessun caso accettato come tratta di esseri umani, l’unico modo per dare un permesso che dia la possibilità di lavorare regolarmente. Come collaboratori di giustizia, il permesso dà solo lo status di rimanere, ma non possono lavorare e non possono fare nient’altro. È piuttosto drammatica la situazione degli irregolari, non cambierà molto”.Intanto nel campo, tra una lezione di italiano e l'istallazione di bagni e docce ("fino ad oggi ancora non funzionanti"), continuano i rimpatri assistiti secondo la formula che prevede la consegna di 1.100 euro ad ogni immigrato he sceglie di tornare nella propria patria, lì dove potrà usufruire di sostegno per l'avviamento al lavoro.

www.eolopress.it

martedì 29 settembre 2009

EBOLI:PRESO ENNESIMO SPACCIATORE NORDAFRICANO

- EBOLI (SALERNO), 27 SET - Un cittadino marocchino di 32 anni è stato arrestato a Eboli (salerno) dai carabinieri perché ricercato per spaccio di droga dallo scorso anno. L'uomo era tornato nel centro della Piana del Sele ed è stato sorpreso dai militari della locale compagnia, coordinati dal tenente colonnello Nobile Risi, mentre era in strada. Cercava di confondersi tra quanti stavano prendendo parte ai festeggiamenti per i santi patroni Cosma e Damiano.(ANSA).


www.ansa.it

venerdì 11 settembre 2009

IL BINOMIO TRAFFICO DI DROGA - IMMIGRAZIONE NORDAFRICANA E' SEMPRE PIU' AVVALORATO DAI FATTI


ARRESTATO A BATTIPAGLIA PUSHER MAROCCHINO RICERCATO IN LOMBARDIA PER TRAFFICO DI DROGA
Più di mille gli episodi di spaccio di cui è accusato insieme ad altri connazionali

Blitz all’alba dei Carabinieri della stazione di Battipaglia per trarre in arresto un cittadino marocchino colpito da ordine di cattura emesso dal GIP del Tribunale di Voghera (Pavia).
L'operazione segue articolata attività di indagine (6 mesi) condotta dai Carabinieri della Compagnia di Voghera (Pv), che ha portato all’arresto di 5 marocchini facenti parte di un'agguerrita associazione che gestiva una fittissima rete di spaccio (coca e hashish) attiva nelle province di Pavia ed Alessandria. Più di mille gli episodi che vengono contestati agli arrestati, vorticoso il giro di affari (una dose di cocaina veniva venduta a 70 euro, indice anche dell’ottima qualità dello stupefacente).
Grazie al capillare lavoro dei Carabinieri di Battipaglia, che in questi giorni stanno eseguendo un certosino monitoraggio degli stranieri presenti sul territorio, è emerso che uno dei controllati era coinvolto e ricercato nell’ambito dell'indagine suddetta. Rapidi controlli hanno permesso di ricostruire la vera identità del marocchino, identificato per Abderrahim Amhalla, classe 1975, acciuffato mentre dormiva in una casa della litoranea di Battipaglia.
All’arrestato è stata notificata l’ordinanza del Tribunale di Voghera ed è stato condotto al carcere di Salerno. Sono in corso accertamenti per stabilire se Amhalla era arrivato a Battipaglia perché sentiva il fiato sul collo dei Carabinieri lombardi oppure per ricostituire nella città della piana del Sele una propria attività di spaccio. Al vaglio degli inquirenti anche la posizione del 63enne battipagliese che gli ha ceduto in fitto il piccolo appartamento.

FONTE: http://www.salernoinprima.it/

giovedì 3 settembre 2009

IL RAZZISMO AL CONTRARIO ADESSO RISCHIA DI CONTAGIARE L'ITALIA.

Il razzismo al contrario adesso rischia di contagiare l’Italia.

di Ida Magli

La notizia migliore, nella vicenda del «bianco» costretto a scappare dal Sudafrica per le vessazioni da parte dei «neri», è che non abbia chiesto asilo a noi, ma al Canada. Finalmente qualcuno si è accorto che esistono territori immensi quasi disabitati, come appunto il Canada, secondo Paese al mondo, dopo la Russia, per estensione e con una densità demografica di 3 abitanti per chilometro (noi circa 200). Ho il dubbio, però, che questa scelta non sia dettata dalla scarsa popolazione, quanto dal fondato timore di ritrovarsi ben presto in Europa a rischio di maltrattamenti o almeno di sottomissione ai voleri dei tanti immigrati, di colore e non. Questa è, infatti, la verità: si tengono tanti discorsi per attutire, nascondere, motivare nei modi più diversi le difficoltà di convivenza fra gli immigrati e i vari popoli d'Europa, ma, di fatto, viviamo malissimo; e uno dei fattori principali di questa sofferenza è il timore, ormai inculcato in noi dai nostri governanti fin dalla nascita, che il malessere sia dettato dal razzismo. Bene, tranquillizziamoci: il razzismo non c'entra per nulla. Stiamo male perché siamo costretti a vivere nello stesso territorio con popoli diversi da noi, e diversi prima di tutto fisicamente. Le diversità fisiche colpiscono subito e creano immediatamente un senso d'estraneità. È la Natura che fa sì che i parenti si somiglino fisicamente fra loro, i genitori con i figli, con i fratelli, e poi, gradualmente sempre meno: i nipoti, i cugini, fino alle somiglianze di gruppo…L'uguaglianza, cui ci si riferisce oggi in continuazione, è un valore meta-fisico, di cui sono in possesso tutti gli esseri umani in quanto esseri umani, prescindendo da qualsiasi altro connotato, fisico, psichico, sessuale, etnico… ma si tratta di un valore filosofico, difficilissimo da comprendere e da realizzare, e che non ha nulla a che fare con uguaglianze concrete, di cui, per fortuna, non esistono esempi in natura. Non c'è foglia uguale ad altra foglia, come dice un vecchio e saggio adagio popolare. L'estraneità fisica è la caratteristica maggiore che impedisce agli uomini di potersi «identificare» l'uno nell'altro, sentirsi psicologicamente «simili». Maschio e femmina lo sanno benissimo: è impossibile per una donna identificarsi in un maschio, e viceversa. Ma è ugualmente quasi impossibile per un «bianco» identificarsi in un «nero»: comprendere i sentimenti, le percezioni, i gusti, intuire il tipo di intelligenza, le reazioni, gli interessi. Se si aggiunge a questo dato di partenza, la differenza di lingua, di religione, di storia culturale, ci si rende conto che vivere sullo stesso territorio non significa vivere «insieme». Non si amano le stesse cose; non si desiderano le stesse cose; soprattutto non si lavora per lo stesso futuro, non si hanno le stesse mete.Prendiamo come esempio gli immigrati musulmani da noi. Vivono in un Paese la cui storia è segnata costantemente dalla ricerca del «bello» in tutte le sue forme, disseminato di architetture, sculture, pitture, che ne testimoniano la storia, dai resti dell'antica Roma alle innumerevoli cattedrali, abbazie, castelli, palazzi… Ebbene, ai musulmani, come a tutti i popoli che obbediscono all'Antico Testamento, è vietata ogni forma di «rappresentazione», il che significa che tutte le opere d'arte di cui l'Italia è piena, essi non le possono né capire, né apprezzare, e che, non appena sarà in loro potere farlo, le distruggeranno. Nessuno pensi che non sarà così: non ha, forse, la Chiesa dei primi secoli, distrutto, cancellato, tutti i monumenti di Roma, perfino gli acquedotti, le fognature, i fori, gli anfiteatri?
Perché mai gli immigrati non dovrebbero avere come meta di poter governare, avere la maggioranza, poterci dominare? Sono uomini e come tali non possono desiderare altro che lasciare la propria impronta nella storia, far vincere la propria lingua, la propria religione, il proprio gruppo… Insomma, se non si cambia del tutto la rotta seguita fino ad oggi, noi non abbiamo futuro. È vero che il loro progetto è quello del Governo Mondiale, con l'unificazione di tutti i popoli, di tutte le religioni, ma sarà bene richiamarli alla realtà: hanno costretto al silenzio, all'umiliazione, addirittura al rimbambimento gli europei ponendogli sempre di fronte le stimmate della seconda guerra mondiale, ma esistono, oltre agli immigrati in Europa, miliardi di uomini, in Cina, in India, in America Latina, che non si piegano davanti alla onnipotente presunzione della guida americana e che manderanno all'aria ogni idea di uguaglianza unificatrice e di governo mondiale.Non sarebbe, dunque, urgente che anche noi, gli Italiani, gli Europei, riprendessimo in mano la nostra vita, il nostro futuro? Cosa hanno fatto di male i giovani italiani, i giovani tedeschi, nati tanto tempo dopo il fascismo, dopo il nazismo, perché debbano ancora tenere bassa la testa, umiliarsi, chiedere perdono? Questo è il razzismo, questa è l'eredità genetica, questa è la peggiore delle ingiustizie. L'Unione Europea è in crisi perché era fin dal principio un'idea irrealizzabile. Ancor più irrealizzabile è l'idea dell'Unione Mondiale. Cominciamo a lavorare per sopravvivere come italiani.

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giovedì 13 agosto 2009

EBOLI:I MAGHREBINI INCENDIANO ANCORA COPERTONI, DISSEMINANDO DIOSSINA NELL'ARIA....E POI TENTANO DI FARE LE VITTIME DINANZI ALL'OPINIONE PUBBLICA

Nuovo incendio nel "ghetto". Allarme a San Nicola Varco

EBOLI - Nuovo rogo, nel pomeriggio, all'interno dell'ex mercato ortofrutticolo di San Nicola Varco.
Una colonna di fumo - raccontano i residenti della zona - si è sollevata intorno alle ore 16,30 dall'area che ospita centinaia di extracomunitari di origine marocchina. Sul posto i mezzi dei Vigili del fuoco che hanno spento l'incendio. Ad innescare le fiamme sarebbero stati alcuni pneumatici. Inevitabile per gli inquirenti diviene l'ipotesi dolosa alla base delle fiamme che si sono presto propagate nell'area. Attenzione alta, dopo l'ulteriore intervento, da parte della task force regionale messa in piedi in collaborazione con il comune di Eboli, che ha portato in loco bagni e docce. Attenzione alta per quanto concerne la salubrità del luogo e delle aree circostanti. La garanzia di sicurezza igienico - sanitaria diviene sempre più argomento pressante da trattare ai tavoli di concertazione chiamati a considerare eventuali interventi da assumere in merito al controllo di quanto accade nel campo: troppi, nel corso degli anni, i pneumatici andati in fumo. Poco credibile l'ipotesi di "autocombustione". Intanto, in relazione a quanto accaduto oggi, nessuna conseguenza sarebbe stata registrata a cose e persone.

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domenica 9 agosto 2009

EBOLI: SNIDATA MACELLERIA ISLAMICA ABUSIVA A SANTA CECILIA

EBOLI- Sigilli ad una macelleria islamica in località Santa Cecilia di Eboli. I carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni di Salerno. hanno sequestrato l'attività di circa 300 metri quadrati in quanto sprovvista delle necessarie autorizzazioni.
Già nel giugno scorso l'esercizio commerciale aveva subito un fermo da parte delle autorità, ma i due titolari, marito e moglie, lei polacca, lui marocchino, hanno continuato la loro attività. Nel corso delle operazioni il Nas ha rilevato anche carenze igienico sanitarie. degli ambienti, nonchè il cattivo stato di conservazione degli alimenti venduti al banco.
Al sequestro è seguita anche l'ordinanza di chiusura emessa dal sindaco di Eboli, Martino Melchionda. I due titolare dovranno, infatti, rispondere anche di concorso in costruzione abusiva. La struttura è stata realizzata abusivamente in una zona sottoposta a vincoli ambientali.

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mercoledì 29 luglio 2009

MAROCCHINO TENTA DI VIOLENTARE UNA RAGAZZINA DI 14 ANNI

VIETRI (SA ) - Abderrahmane Elamrani, questo il nome del marocchino di 26 anni arrestato dai carabinieri con l’accusa di molestia su una ragazzina di 14 anni. Il fatto e' avvenuto intorno alle 20 di ieri sull'autobus della linea 1 del Cstp, lungo il percorso Vietri-Dragonea. La giovane ragazza stava tornando a casa ed aspettava il mezzo di trasporto pubblico quando si e' sentita palpeggiare con insistenza sulle parti intime dal marocchino che ha poi cercato di infilare le mani nei pantaloncini. Atterrita dal comportamento di costui, l’adolescente ha avvertito i carabinieri che sono subito intervenuti sul posto e hanno cominciato a cercare il molestatore in città e a bordo di alcuni autobus del servizio urbano. Dopo pochi minuti, l'uomo e' stato intercettato e bloccato in località Dragonea, e portato in caserma, dove è stato arrestato e trasportato al carcere di Salerno a disposizione dell'autorita' giudiziaria: dovra' rispondere di violenza sessuale e resistenza a pubblico ufficiale. -->

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IL COMUNE DI EBOLI E LA REGIONE INTENDONO ULTERIORMENTE AIUTARE I CLANDESTINI DI SAN NICOLA VARCO IN DEROGA ALLE LEGGI NAZIONALI CHE LO VIETANO.

Eboli. dal Comune: «L’incendio sviluppatosi a San Nicola Varco non fermerà il programma di aiuti sociali nella zona in favore degli immigrati».

«L’incendio sviluppatosi a San Nicola Varco non fermerà il programma di aiuti sociali nella zona in favore degli immigrati». L’annuncio è dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Eboli, Luca Sgroia, impegnato in prima persona nei primi interventi dopo che le fiamme avevano avvolto alcune strutture nella zona di San Nicola Varco. Abbiamo provveduto innanzitutto a mettere in sicurezza la zona - spiega l’assessore Sgroia -. Ma subito dopo, sul posto, sono state trovate le soluzioni per chi aveva subito danni dalle fiamme. Nel frattempo, abbiamo emesso un’ordinanza di abbattimento del manufatto interessato dalle fiamme, abbattimento che dovrà essere eseguito dalla Regione. Si tratta di un’ordinanza emessa per salvaguardare l’incolumità di chi si muove in quella zona». A proposito del programma di intervento, Sgroia illustra l’esito dell’incontro urgente convocato presso la Regione Campania. «Subito dopo l’incendio - dice l’assessore comunale - è stata convocata una riunione della task force messa in piedi per l’emergenza San Nicola Varco. Tutti, a partire dal Comune di Eboli, sono stati concordi nel confermare la piena volontà di portare avanti il programma di aiuti sociali, nel rispetto del protocollo di maggio che prevede una serie di attività tese al superamento dell’emergenza San Nicola Varco entro 8 mesi».

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lunedì 29 giugno 2009

EBOLI: PROSTITUZIONE E ZINGARI DETURPANO LA LITORANEA

MARINA DI EBOLI. I Carabinieri hanno sgombrato una carovana di 50 nomadi di etnia rom dalla fascia costiera


All’alba di stamane i Carabinieri della Compagnia di Eboli, nell’ambito del piano anticrimine “ESTATE TRANQUILLA” hanno sgomberato dalla fascia pinetata di Campolongo di Eboli una carovana di nomadi di etnia ROM dell’ex Iugoslavia (serbi, croati e bosniaci), composto da circa 50 persone, con 13 camper e roulotte. Nel contesto dell’operazione sono state allontanate dagli “spartifuoco” della pineta quattro ragazze dei paesi dell’Est Europa mentre si apprestavano ad esercitare l’attività del meritricio. Il fenomeno della prostituzione viene contrastato efficacemente con la presenza dinamica delle pattuglie dei Carabinieri che presidiano le discese a mare prescelte dalle fanciulle per prostituirsi.


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domenica 21 giugno 2009

MAROCCHINO ACCOLTELLA PROPRIO CONNAZIONALE NEI PRESSI DELL'ISLAMOPOLI DI SAN NICOLA VARCO

Un marocchino di 26 anni è stato accoltellato nella tarda serata di ieri a San Nicola varco di Eboli da un connazionale che s’è reso irreperibile. L’extracomunitario ha riportato una ferita all’addome ed è ancora ricoverato in Ospedale. Sull’accaduto indagano i Carabinieri che sono sulle tracce dell’aggressore. All’alba, invece, i militari di Battipaglia hanno controllato un furgone che trasportava 500 kg di pane in pessime condizioni igieniche. La merce è stata distrutta poiché inadatta al consumo, mentre il trasportatore è stato multato. I Carabinieri del Reparto Operativo di Salerno, infine, hanno arrestato ieri sera un marocchino già espulso dal territorio nazionale perché irregolare. I militari lo hanno sorpreso nella stazione ferroviaria del capoluogo.


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PERSANO: SVENTATO ENNESIMO FURTO DI CENTINAIA DI PANNELLI FOTOVOLTAICI COMPIUTO DALLA DELINQUENZA NORDAFRICANA

I Carabinieri della compagnia di Eboli hanno sventato un furto di pannelli solari alla Centrale Fotovoltaica dell’ENEL di Persano-Serre.
Nel corso della notte, i militari hanno rinvenuto e sequestrato nei pressi dell’impianto, un autocarro con 156 pannelli appena smontati dalla piattaforma, e un’auto. La refurtiva, del valore di circa 300mila euro è stata restituita. Identificati i 4 marocchini che alla vista delle pattuglie si sono dileguati nei campi. Per loro scatterà la denuncia per concorso in tentato furto e danneggiamento aggravato.

fonte: www.vocidalcilento.it

domenica 7 giugno 2009

CAPACCIO SCALO. RUMENO ACCOLTELLA CON FEROCIA LA CONVIVENTE PER GELOSIA. ARRESTATO DAI CARABINIERI

Nella tarda serata del 6 giugno 2009, i Carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo e del Nucleo Operativo e Radiomobile di questa Compagnia hanno arrestato per duplice tentato omicidio Petrica Ion TINCA, ventisettenne cittadino rumeno, domiciliato a Capaccio Scalo, il quale, qualche ora prima, mentre si trovava all’interno della propria abitazione, al termine di una furibonda lite scaturita per motivi di gelosia, ha impugnano un coltello da cucina e con selvaggia e cinica determinazione ha inferto diciassette coltellate alla sua convivente, C. S., ventottenne, sua connazionale, ricoverata in prognosi riservata presso l’ospedale di Agropoli a seguito delle lesioni riportate nonché ad un conoscente della coppia, B. C., cinquantaduenne da Capaccio Scalo intervenuto in difesa della donna che ha riportato una lieve ferita. L’aggressore, successivamente, dopo essersi reso conto della gravità dell’accaduto e, nella convinzione di avere ucciso la sua convivente, si è auto inferto due coltellate al torace per le quali è stato ricoverato presso l’ospedale di Battipaglia ove attualmente è piantonato dai Carabinieri. Il coltello utilizzato dall’aggressore è stato sequestrato.


www.cilentonotizie.it

martedì 2 giugno 2009

EBOLI: PRESO NARCOTRAFFICANTE MAROCCHINO CHE SPACCIAVA IN ZONA LITORANEA

MARINA DI EBOLI. I Carabinieri hanno arrestato un trafficante di droghe pesanti e leggere

I Carabinieri della Compagnia di Eboli, nell’ambito di mirato servizio antidroga, a Marina di Eboli, hanno intercettato un’autovettura Fiat Marea (peraltro risultata compendio di furto consumato la notte del 19 maggio a Salerno, in danno di M.B. di 34 anni, del luogo), con alla guida Adil BENKKHALEK , marocchino, di 26 anni, che, alla vista dei Carabinieri tentava di disfarsi maldestramente di un involucro contenente 21 grammi di cocaina già confezionata in dosi termosaldate, 5 grammi di semi di canapa indiana e 26 munizioni di pistole calibro 9 e 7,65 e, subito dopo, si dava alla fuga attraverso i campi circostanti la rotabile SP 262, sulla quale stava viaggiando, venendo subito inseguito, raggiunto e bloccato dai carabinieri che lo traevano in arresto per detenzione e traffico di sostanze stupefacenti pesanti e leggere, per ricettazione dell’auto e detenzione illegale di munizioni per armi comuni da sparo. Le droghe e le munizioni saranno depositate all’ufficio corpi di reato della Magistratura, mentre la Fiat Marea veniva affidata in giudiziale custodia ad autorizzata ditta del luogo. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto alla casa circondariale di Salerno.


FONTE: www.12mesi.it

sabato 16 maggio 2009

NORDAFRICANO SPROVVISTO DI PATENTE TENTA DI CORROMPERE I CARABINIERI

Nella tarda serata di ieri 13 maggio 2009, i Carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo hanno arrestato il ventinovenne, clandestino, pregiudicato, Rachid ALLALI, il quale sorpreso alla guida di un’autovettura, sprovvisto della patente di guida, tentava di offrire una somma di denaro ai militari operanti al fine di evitare la contestazione della contravvenzione per guida senza patente ed il conseguente sequestro dell’autovettura. Per il magrebino si sono aperte le porte del carcere di Salerno


fonte: www.salernonotizie.it

martedì 12 maggio 2009

LA VERITÀ SULL’ISLAMOPOLI DI SAN NICOLA VARCO, AL DI LÀ DEI BUONISMI E DELLE PERENNI MENZOGNE.

Articoli di stampa, reportage televisivi, resoconti sindacali vari, tendono a raffigurare la realtà di San Nicola Varco come un ghetto popolato da povera gente umile, lavoratrice e bisognosa, sfruttata fino alle midolla dai caporali della terra, in cerca di una definitiva collocazione nella cornice di vita della nostra piana.
Si parla con il languore agli occhi tipico del giornalismo farisaico peloso, oggi di gran moda, di uomini eroici immolatisi dalla propria terra di destino, per cercare fortuna alla volta di questo paradisiaco microcosmo di fortunata e opulenta terra italica.
Dietro a questa oleografica rappresentazione, in verità, si occulta sulle effettive escrescenze fenomeniche prodotte dalla presenza di questi allogeni maghrebini, circa duemila nella fattispecie, e quasi tutti in palesi condizioni di clandestinità, riferendoci, ovvio, alla zona oggetto delle nostre argomentazioni.
Escrescenze che il più delle volte danno invece luogo a fenomeni criminali, quasi sempre connessi alla rincorsa del guadagno facile o di un espediente qualunque, pur di eludere il duro lavoro dei campi, il quale a conti fatti, sembra destinato solo a poche decine di unità, quelle che incontrano le reali ed effettive esigenze dei produttori agricoli (ultimamente sempre più orientati verso l’impiego della più fattiva manodopera femminile dell’est europeo).
Ma gli imbonitori del pensiero unico osano affermare che questi manterrebbero in piedi la nostra agricoltura. Mai sentito niente di più menzognero.
Dalla SS18, nel frattempo, si stagliano in prossimità dell’imbocco per San Nicola Varco due silos e una vecchia struttura masserizia, molto probabilmente un tempo adusa a deposito o stalla. Questo insospettabile sito, in parvenza deserto e obliato, si rivela come il centro propulsore del narco-crimine dell’intera piana. Centinaia di giovani alla ricerca dello sballo facile si recano in questo misterioso laboratorio per fornirsi di hascisc, marijuana e altro....con la solita intoccabile masnada di spacciatori maghrebini a menare le danze...
Miriadi di retate delle forze dell’ordine che cadono sovente nel vuoto, e che nella migliore delle ipotesi, se ne arrivano a prendere uno, provvede il garantismo giudiziario filo-immigrato a rimetterlo in circolazione.
Quel centro di smercio della morte rimane là, presidiato e attivo tra il silenzio irresponsabile di chi non denuncia dissimulando tutto con il consueto stuolo di imposture dolciastre e al tempo, ripugnanti nel solo sentir riecheggiare.
E che dire del forno fai-da-te che dovrebbe quietare gli appetiti della “benemerita” comunità clandestina e che i giornalisti ipocriti si sono apprestati a lodare come esempio di capacità organizzativa dei medesimi? Adoperato anche quello per il commercio abusivo del pane ( e i panettieri autoctoni non denunciano?) ma finché non emerge in tutto il suo nitore la flagranza di reato, ogni cosa rimane serenamente impunita e racchiusa nell’angustio e sterile circolo del sospetto.
Filotti di auto e motorini rubati fanno da contorno nell’immaginifico proscenio del grande tugurio islamico che un tempo, ahinoi, doveva ospitare il più grande mercato ortofrutticolo della regione. Ed invece il degrado e gli afrori esotici regnano sovrani, il crimine allogeno prospera indisturbato e da altre sedi istituzionali si ordiscono speciosi disegni di villaggi, roulottopoli, corredati magari da moschee, casbah, minareti con tanto di richiamo del muezzin. Non ci siamo proprio.

Silarus

LITORANEA DI EBOLI: LA GUARDIA DI FINANZA SMASCHERA APPARTAMENTI ABUSIVI FITTATI AD IMMIGRATI CLANDESTINI

La Guardia di Finanza di Eboli ha eseguito, su delega della Procura della Repubblica di Salerno, il sequestro preventivo di tre immobili, due dei quali già oggetto di precedenti perquisizioni, siti in via Silvio Pellico in località Campolongo di Eboli. Le attività di sequestro rientrano nell’ambito dell’intensificazione dei servizi a contrasto dello sfruttamento dell’immigrazione clandestina nella Piana Sele predisposti dal Comando Provinciale di Salerno. In particolare, il sequestro giunge al termine di particolari indagini eseguite dalle Fiamme Gialle ebolitane che, il 3 marzo u.s., unitamente al personale della Polizia Municipale e della Polizia di Stato del Commissariato di Battipaglia, effettuarono una serie di perquisizioni domiciliari. I finanzieri, infatti, eseguirono alcuni decreti di perquisizione domiciliare presso 11 mini appartamenti ubicati in due stabili, risultati poi abusivi e con allacci clandestini per la fornitura di acqua ed energia, che disponevano di numerosi posti letto dati in fitto ad extracomunitari per cento euro circa mensili ciascuno; nell’occasione vennero identificate 35 persone di cui 11 prive del permesso di soggiorno e dei documenti personali di riconoscimento che dimoravano in condizioni igieniche assolutamente precarie. Proprietari dei suddetti immobili sono risultati due fratelli italiani con svariati precedenti per sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Al termine delle suddette indagini, la Procura della Repubblica di Salerno ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari il sequestro preventivo degli immobili dei citati soggetti, al fine di impedirne il successivo utilizzo per le medesime finalità, oltre ad un terzo immobile di proprietà della madre dei soggetti. La normativa vigente prevede, per chi sfrutta o agevola l’immigrazione clandestina non solo pene detentive ma anche misure patrimoniali ovvero la possibilità di confiscare gli immobili dove vengono ospitati extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno. I finanzieri sono intervenuti nuovamente all’alba di oggi, insieme alla Polizia Municipale di Eboli ed alla Polizia di Stato di Battipaglia, presso i fatiscenti immobili ove sono stati nuovamente identificati 36 extracomunitari. Due soggetti sono risultati privi di permesso di soggiorno e quindi sottoposti a provvedimento di espulsione, uno, invece, già sottoposto ad espulsione dal territorio dello Stato, è stato tratto in arresto ed associato presso la casa circondariale di Fuorni. Nel corso dell’intervento è stata altresì sequestrata un’arma detenuta illegalmente e sono stati apposti i sigilli agli edifici alla presenza dei legittimi proprietari, che, di conseguenza, dovranno rispondere di favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina, con il rischio di vedersi definitivamente sottratta la proprietà dell’edificio.

fonte: http://www.12mesi.it/

sabato 9 maggio 2009

SAN NICOLA VARCO:CLANDESTINI DI NAZIONALITA' MAROCCHINA OCCUPANO TERRENO E FABBRICATI PRIVATI

Eboli - località “San Nicola Varco”. L’ 8 maggio 2009, alle ore 16,00 circa, ad Eboli – località San Nicola Varco, nel corso di mirato servizio coordinato teso a monitorare la presenza di cittadini extracomunitari sul territorio, i Carabinieri della Compagnia di Eboli sgomberavano da quattro manufatti di proprietà di R.C., del luogo, 10 extracomunitari di nazionalità marocchina, irregolari, che sono stati deferiti in stato di liberta’ per invasione di terreno ed edifici, nonché danneggiamento aggravato. Nei confronti dei citati stranieri clandestini e’ stata attivata la procedura per l’ espulsione.

fonte: www.dentrosalerno.it

martedì 28 aprile 2009

SNIDATA ALTRA CASA D'APPUNTAMENTO CON PROSTITUTE DOMINICANE E SUDAMERICANE

L'appartamento di una colombiana. All'interno sfruttate ragazze di nazionalità domenicana e venezuelana
A seguito di continue segnalazioni da parte di abitanti della zona in questione, nella tarda serata di ieri sera i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Salerno mese di Marzo 2009, hanno fatto irruzione all’interno di un appartamento in via Santo Spirito di Fratte , occupato da una cittadina di nazionalità colombiana senza formale contratto di locazione. A seguito di una serie di servizi di osservazione nei pressi della citata i Carabinieri accertavano che all’interno veniva praticato lo sfruttamento ed il favoreggiamento della prostituzione in danno di alcune ragazze di nazionalità domenicana e venezuelana . Nella circostanza veniva accertato che anche la donna denunciata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione si prostituiva all’interno di tale abitazione e nel corso dell’attività investigativa venivano escussi alcuni testi controllati poco dopo essersi recati in detto immobile per la prestazione sessuale e dalle cui dichiarazioni emergeva chiaramente l’illecita attività. Nel corso dell’attività investigativa veniva sottoposto a sequestro vario materiale pertinente ai reati contestati A conclusione dell’attività investigativa il proprietario dell’abitazione , un biologo e la citata donna venivano denunciati all’A.G. per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Inoltre è stato accertato che le predette donne utilizzavano un sito internet salernitano per la pubblicazione degli annunci concernenti l’attività di prostituzione. Una lunga lista di clienti notati entrare all’interno dell’abitazione durante i numerosi servizi di osservazione sono stati già interrogati dai carabinieri del Reparto Operativo che proseguiranno gli interrogatori nei prossimi giorni Inoltre, per quanto accertato, poiché l’immobile in questione è risultato essere una vera e propria casa di prostituzione, lo stesso è stato sottoposto a sequestro penale.


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mercoledì 22 aprile 2009

PRESI ALTRI MAROCCHINI GIA' COLPITI DA PROVVEDIMENTI DI ESPULSIONE

17 APR - Ad Eboli, due marocchini, di 26 e 30 anni, già colpiti da un precedente ordine di espulsione sono stati arrestati nella tarda serata di ieri dai Carabinieri della locale Compagnia. Nella Piana del Sele, i controlli finalizzati a contrastare il fenomeno del “caporalato” ed il favoreggiamento e lo sfruttamento della manodopera clandestina nelle aziende agricole hanno inoltre portato all’espulsione di 13 nordafricani clandestini. Settantacinque in tutto gli stranieri identificati e controllati. Altri controlli sono ancora in corso presso quattro aziende agricole della zona. Durante la notte, a Salerno, invece, i Carabinieri hanno arrestato nei pressi della stazione altri due marocchini, già destinatari di un precedente ordine di espulsione dal territorio nazionale.

fonte: www.salernoeprovincia.net

mercoledì 1 aprile 2009

OLEVANO SUL TUSCIANO: EXTRACOMUNITARIO TENTA DI DILEGUARSI E AGGREDISCE UN CARABINIERE. ARRESTATO

Nella tarda serata di ieri, in Olevano sul Tusciano (Sa), i Carabinieri della locale Stazione, guidati dal Maresciallo Rosario CAVALLO, traevano in arresto il cittadino algerino B. S. 28enne, residente in Albanella (Sa), operaio, incensurato,regolare sul territorio, responsabile di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. L’arrestato, intercettato da una pattuglia della predetta stazione, insieme ad altro cittadino straniero che riusciva a dileguarsi, nei pressi di centrale fotovoltaica, già oggetto di furti di pannelli solari compiuti da extracomunitari, al fine di evitare il controllo tentava una precipitosa fuga lungo le campagne circostanti dalla quale desisteva dopo essere stato raggiunto da uno dei carabinieri, al quale, nel tentativo di divincolarsi dalla presa, procurava lesioni giudicate guaribili in cinque giorni. L’arrestato è stato trasferito alla casa circondariale di Salerno.

fonte: www.12mesi.it

lunedì 23 marzo 2009

INSEDIAMENTO ROULOTTE PER IMMIGRATI A SAN NICOLA VARCO: IL SINDACO DI EBOLI SCRIVE AL PREFETTO

Eboli. Questione S.Nicola Varco: il sindaco scrive al Prefetto

La querelle San Nicola Varco arriva sulla scrivania del Prefetto di Salerno. Il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda, ha scritto in mattinata al rappresentante di Governo per illustrare gli ultimi avvenimenti. La stessa lettera è giunta, per conoscenza, al Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino. «Illustrissimo Sig.Prefetto, Le Scrivo in relazione all’iniziativa, assunta dall’assessore all’immigrazione della Regione Campania, volta alla bonifica dell’area indicata in oggetto, e alla sistemazione in loco di 80 containers e 50 roulottes, per la sistemazione delle diverse centinaia di persone straniere che, come noto, vivono in quell’area. Come è emerso immediatamente, l’iniziativa regionale non aveva e non ha avuto il consenso di questa Amministrazione, se non limitatamente alla bonifica dell’area. Ma anche con riguardo a questa attività, il decreto dirigenziale che allego dispone semplicemente la rimozione di arbusti ed erbacce da “accantonarsi provvisoriamente in cassoni scarrabili”, il tutto senza far menzione del piano di caratterizzazione che, presumibilmente, sarà stato redatto dall’Arpac, così come convenuto in occasione degli incontri tenuti presso Codesta Prefettura; allo stato, quindi, non è stato resa nota la natura dei rifiuti stoccati negli anni in quell’area, e neppure la quantità dei medesimi, non potendo escludersi la presenza di materiali speciali e pericolosi. Tuttavia, l’iniziativa menzionata è già causa di una aggravamento dei problemi derivanti dalla presenza delle persone ivi residenti, e delle loro condizioni di vita; ciò in quanto, il solo, impudente annuncio dell’installazione di strutture residenziali, sta attraendo altre persone, di nazionalità non solo Nordafricana, tutte per altro non identificate ne conosciute alle autorità, provenienti da ogni parte. Ormai, tale condizione, e ciò la presenza di molte centinaia di persone non identificate, prive di permesso di soggiorno ed il rischio di un aumento ulteriore e significativo di esse, rende il quadro, se possibile, ancora più drammatico, sotto il profilo della situazione sanitaria e della sicurezza pubblica, ed è motivo di allarme per i tanti cittadini italiani ivi residenti, dei quali, ad oggi, non si tiene alcun conto. Si consideri, inoltre, che l’azione intrapresa è finalizzata alla sistemazione di persone in gran parte irregolari o clandestini, potendo tale attività configurare perfino una palese violazione delle norme vigenti che tendono a contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina. In ragione di quanto rappresentato, Chiedo alla Signoria Vostra di voler adottare con comprensibile urgenza, le misure necessarie per impedire, nell’immediato, un ulteriore aumento delle presenze di stranieri in quell’area, e di procedere alle ulteriori iniziative che riterrà opportune».

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sabato 21 marzo 2009

ANCHE IL SINDACO DI EBOLI SI OPPONE ALL'INSANA INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE

Eboli. La Regione occupa S.Nicola Varco. Il sindaco Melchionda dice no!

Il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda, diffida la Regione Campania affinché non immetta volumi nell’area di San Nicola Varco. Il caso è esploso in mattinata, quando il primo cittadino di Eboli ha ricevuto comunicazione dai carabinieri di interventi che si stavano effettuando presso San Nicola Varco. Sembra che la Regione abbia deciso di liberare una parte del piazzale di San Nicola Varco, dove sistemare prefabbricati, case smontabili. «Si tratta di un atto gravissimo, frutto di una scorrettezza istituzionale inaccettabile - sottolinea il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda -. Sul nostro territorio qualcuno ha deciso di realizzare nuovi alloggi, senza nemmeno informare il Comune. Il tutto avverrebbe calpestando gli accordi, assunti proprio con la Regione Campania, che prevedevano che l’area fosse sgomberata, venisse bonificata e messa in sicurezza. Tutto ciò per avviare la realizzazione del Polo Agroalimentare, un’occasione irrinunciabile per l’intera Campania. Ora qualcuno dovrebbe informare, invece, l’intera regione Campania, che si stanno mettendo in atto interventi che, di fatto, impediscono il decollo dell’importante struttura». Poi Melchionda ricorda i termini dell’accordo tra Comune di Eboli e Regione Campania in merito al destino degli immigrati attualmente a San Nicola Varco: «L’accordo assunto con la Regione Campania prevedeva la sistemazione di alcuni extracomunitari in una zona limitrofa, proprio perché l’intenzione era di liberare e bonificare San Nicola Varco. Naturalmente tutto sarebbe dovuto avvenire al termine di una verifica sulle presenze, perché gli interventi erano indirizzati agli immigrati regolari o regolarizzabili. Così come sta agendo la Regione, invece, si va verso una sorta di stabilizzazione che è in realtà una vera e proprio ghettizzazione. Se l’intenzione è di realizzare un piccolo paese nella struttura di San Nicola Varco, con immigrati che neppure si conoscono, senza alcuna verifica, Eboli è decisamente contraria e lotterà con tutte le sue forze. Ci chiediamo quali siano i progetti e gli obiettivi di una stabilizzazione che comprenda tutto e tutti, senza alcun controllo, su un territorio che non è preparato. Fino a quando abbiamo ragionato sulla bonifica, allora l’accordo c’era, perché l’obiettivo finale era la sistemazione degli immigrati regolari e la liberazione di San Nicola Varco per ospitare il Polo Agroalimentare, così come previsto anche dal nostro strumento urbanistico. Ma ci opporremo ad ogni intervento che punti ad aumentare i volumi in quella zona». Da Eboli parte una richiesta precisa. «Si deve fermare tutto, perché sul suo territorio è necessario che si esprima il Consiglio comunale. Ogni azione deve essere concordata, così come quelle previste dal recente accordo che ora la Regione vorrebbe calpestare. Ci opporremo a qualsiasi atto unilaterale. Anzi, in questa vicenda deve scendere in campo il Governo nazionale, attraverso il Ministero dell’Interno, poiché in quella zona ci sono centinaia di immigrati irregolari».

fonte: www.12mesi.it

venerdì 20 marzo 2009

LA REGIONE CAMPANIA REGALA MINI-ALLOGGI AI CLANDESTINI MAGHREBINI...mentre migliaia di famiglie della Piana attendono una casa da decenni.


Container e roulotte Protezione Civile per 1000 immigrati

Eboli – L'Assessorato all'Ambiente della Regione Campania, attraverso la Protezione Civile, ha disposto l'invio ad Eboli, in località Cioffi, di 50 roulotte e 20 container, attrezzati come mini appartamenti, per dare immediata soluzione al problema dell'accampamento di oltre 1000 immigrati provenienti dal Marocco.Entro la fine della prossima settimana, saranno installati altri 60 container. Lo rende noto l'assessore all'Ambiente della Regione Campania, Walter Ganapini: "Abbiamo accolto immediatamente l'appello che ci veniva dall'assessore regionale alle Politiche sociali, Alfonsina De Felice, riuscendo in tempi strettissimi a risolvere una situazione disumana. "Gli immigrati – ha detto ancora Ganapini – erano accampati in condizioni pietose, nell'area dell'ex mercato ortofrutticolo che, peraltro, è di proprietà regionale e dormivano in capanne fatte di materassi. Siamo soddisfatti per il reperimento delle roulotte e dei container, avvenuto in tempi rapidissimi".

Fonte : http://www.casertanews.it/

martedì 17 marzo 2009

SERVONO LE RONDE ANCHE NELLA PIANA DEL SELE

Il binomio tra immigrazione clandestina e attività criminale è sempre più rimarcato dai fatti. Le cronache documentate dal nostro blog fanno da termometro circa il quadro degradante verso cui sta inesorabilmente precipitando la nostra realtà territoriale.
L’immigrazione allogena di popolamento in vasta parte di etnia africana-maghrebina, s’insinua lungo il cordone stradale della SS18 estendendosi per la zona agricola fino al mare, lambendo anche i nuclei cittadini di Battipaglia, Eboli e Capaccio. A tutto ciò, molti amministratori locali replicano con politiche proiettate verso una fantomatica e utopica integrazione, finendo in tal modo per alimentare ulteriormente il bubbone etnico già costituitosi, e prima o poi destinato a espandersi come una metastasi.
D’altra parte si evidenzia la diretta proporzionalità intercorrente tra popolazione allogena maghrebina e accrescimento degli episodi criminali, in primis, lo spaccio di stupefacenti. Riprova che qui non stiamo a fare i menagramo di mestiere o i profeti di sventura….ma ci limitiamo a registrare dati di fatto ed informare la popolazione autoctona della Piana del Sele (di retaggio lucano-cilentano) circa la gravità delle cose, mentre chi è deputato a farlo minimizza ,o peggio, nasconde la testa nella sabbia.
Riteniamo che occorre mobilitarsi. Organizzarsi secondo i crismi della legalità democratica. Costituire comitati popolari, ronde, nuclei operativi che fungano da supporto al lavoro sublime ma insufficiente, vista la vastità del fenomeno, delle forze dell’Ordine.
Abitanti della Piana del Sele, aprite i vostri occhi. Una nube fosca e tetra incombe sull’orizzonte della nostra comunità di destino. Starà a noi diradarla e scongiurarla sia per rendere giustizia all’opera dei nostri padri e sia per dare un avvenire certo ai nostri figli.
PIANA DEL SELE LIBERA!


Silarus 17-03-2009

mercoledì 4 marzo 2009

DENUNCIATI ITALIANI CHE FITTAVANO ABUSIVAMENTE CASE AGLI STRANIERI

All’alba di oggi, la Guardia di Finanza di Eboli, unitamente a personale della Polizia Municipale e della Polizia di Stato del Commissariato di Battipaglia, ha espletato una serie di perquisizioni domiciliari delegate dalla Procura della Repubblica di Salerno e volte al contrasto dell’immigrazione clandestina sulla litoranea di Eboli, ove notoriamente dimorano un gran numero di cittadini di origine extracomunitaria, la maggior parte dei quali sprovvisti di permesso di soggiorno. I militari della Compagnia di Eboli, con l’ausilio di unità cinofile del Gruppo di Salerno ed unitamente agli agenti della Polizia di Stato e della Polizia Municipale, sono intervenuti in località Campolongo, nei pressi di via Silvio Pellico, al fine di dare esecuzione ad alcuni decreti di perquisizione domiciliare da eseguire presso 11 mini appartamenti ubicati in uno stesso stabile di due piani risultato essere totalmente abusivo nella zona. In particolare, i suddetti immobili erano di proprietà di due fratelli italiani di circa 45 anni con svariati precedenti per sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; peraltro è emerso che questi ultimi stipulavano con alcuni suoi inquilini in regola con il permesso di soggiorno dei singoli contratti di locazione regolarmente registrati presso l’Agenzia delle Entrate di Salerno, al solo fine di eludere la nuova stringente normativa relativa agli affitti concessi ad extracomunitari, che prevede qualora questi ultimi siano irregolari, finanche il sequestro e la successiva confisca degli immobili. Alle operazioni ha preso parte anche un equipaggio dei Vigili del Fuoco di Salerno, che nelle prime ore della mattina ha assicurato idoneo supporto logistico fornendo illuminazione ed attrezzatura idonea a rimuovere ostacoli fissi rinvenuti all’atto dell’accesso presso gli immobili. All’arrivo delle Forze dell’ordine, numerose persone di origine extracomunitaria, pur colte nel sonno, si sono date immediatamente alla fuga, mentre sono state fermate ed identificate 35 persone di origine extracomunitaria, individuandone 11 prive del permesso di soggiorno e dei documenti personali di riconoscimento, che dichiaravano agli agenti generalità fittizie. Si è reso pertanto necessario procedere nel corso della notte all’effettuazione dei rilievi fotodattiloscopici presso gli uffici della Polizia di Stato di Battipaglia ed i successivi riscontri presso la Questura di Salerno, al fine di effettuare la comparazione dei rilievi personali dei fermati e riscontrare la loro reale identità, nonché eventuali precedenti provvedimenti di espulsione dal territorio dello Stato italiano. Al riguardo è emerso che tra gli 11 extracomunitari fermati, 3 erano già stati in precedenza oggetto di provvedimento espulsivo mediante foglio di via obbligatorio in varie località d’Italia (Caltanissetta, Agrigento e Gela); la vigente legge sull’immigrazione prevede a fronte del mancato rispetto del decreto di espulsione la reclusione da uno a quattro anni, nonché l’arresto obbligatorio in flagranza. Per questo motivo sono stati arrestati e saranno processati con rito direttissimo presso il Tribunale di Salerno. Nei confronti degli altri otto fermati è stato invece disposto il decreto di espulsione dal territorio della Stato italiano che verrà eseguito mediante accompagnamento alla frontiera o presso un Centro di accoglienza o, in mancanza di posti, mediante foglio di via obbligatorio entro cinque giorni; in caso di inottemperanza a tale ordine verranno anch’essi arrestati, processati e definitivamente espulsi. Nel corso dell’operazione sono state anche effettuate perquisizioni per stupefacenti nonché fermati e sottoposti a sequestro due autoveicoli privi di documenti di circolazione, mentre all’interno degli immobili perquisiti sono state rinvenute pessime condizioni igieniche. Pertanto, per l’immobile in questione è stato definitivamente deliberato il suo abbattimento, in quanto risultato essere abusivo e con numerosi allacci clandestini alla fornitura di acqua potabile ed energia elettrica; nello stesso immobile, di circa due piani, erano infatti disponibili circa 70 posti letto dati in affitto a circa cento euro mensili ciascuno.

Fonte: http://www.colonnarotta.it/

martedì 3 marzo 2009

EBOLI: PRESO SPACCIATORE MAROCCHINO

Droga, marocchino in manette
Operazione dei carabinieri a Eboli

di Angelo De Vito
I Carabinieri della Compagnia di Eboli, nell’ambito di mirata attività tesa ad assicurare alla giustizia eventuali ricercati, la sera del 1° marzo 2009, ad Eboli, zona 167, intercettavano un’autovettura Ford Fiesta con a bordo due persone che alla vista dei Carabinieri effettuava una brusca inversione di marcia allontanandosi a forte velocità. I Carabinieri si lanciavano subito all’inseguimento dei fuggitivi raggiungendoli e bloccandoli sulla SS 19 in località Fontana del Fico, al confine con Battipaglia. In sede di identificazione emergeva che l’auto era condotta da Mohamed ABOURI, marocchino, di 35 anni, clandestino, mentre al suo fianco sedeva il latitante Rachid DAKIR, anch’esso marocchino, di 24 anni, ricercato perché colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 02 gennaio 2009, dal Giudice per le Indagini preliminari del tribunale di Mantova, per concorso in traffico e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish. Nella circostanza i Carabinieri attivavano la procedura per l’espulsione nei confronti dell’autista. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto alla casa circondariale di Salerno.

fonte: www.colonnarotta.it

giovedì 26 febbraio 2009

RETATA DI CLANDESTINI NELLA PIANA DEL SELE

Cinque arresti, 85 persone identificate
di Angelo De Vito

I Carabinieri della Compagnia di Eboli, nell’ambito dell’attività di contrasto del fenomeno del “caporalato” e del favoreggiamento e sfruttamento della manodopera clandestina nelle aziende agricole comprese nella Piana del fiume Sele, hanno tratto in arresto i marocchini:  BOUABID ESSALHI, di 36 anni;  RACHID ESSALHI, di 22 anni;  HAME LARBI, di 34 anni;  BRAHIM AWZAL, di 34 anni, in applicazione della legge Bossi-Fini, in quanto risultati inottemperanti a pregresso decreto di espulsione a lasciare il territorio nazionale. Nel contesto dell’operazione, sono stati espulsi dodici nordafricani clandestini e ne sono stati identificati e controllati complessivamente ottantasei. E’ tuttora in corso attività ispettiva nei riguardi di tre aziende agricole della Piana del fiume Sele, attenzionate per l’ipotesi di favoreggiamento e/o sfruttamento della manodopera clandestina e si sta verificando la posizione di due extracomunitari per l’ipotesi di intermediazione di manodopera irregolare. Pertanto, fervono ulteriori approfondimenti investigativi in proposito.

Fonte: www.colonnarotta.it

mercoledì 25 febbraio 2009

EBOLI:RUMENO STUPRA UNA RAGAZZINA TREDICENNE

Violenta una 13enne, rumeno in manette

Massimiliano Lanzotto

Eboli, minacce alla madre per farla tacere Il padre imprenditore all’oscuro della vicenda. Il 20enne è stato preso quando aveva giá le valigie pronte per fuggire. E’ agli arresti domiciliari
Eboli. Un rumeno di 20 anni violenta una connazionale tredicenne con la banale scusa di fargli ascoltare la musica. La trappola è scattata appena la ragazzina ha messo piede in casa. Alexandru Baicu, una volta nella sua camera, in un alloggio di via Pio XII, ha chiuso la porta a chiave e si è avventato sulla ragazzina. Secondo le accuse, un rapporto sessuale completo contro la volontá della ragazzina. Era il pomeriggio del 14 agosto scorso. Altre volte, sotto minaccia, la tredicenne ha subìto violenza sessuale. I carabinieri della compagnia di Eboli, diretta dal maggiore Nobile Risi, ieri lo hanno arrestato su disposizione del sostituto procuratore Cristina Giusti.La turpe storia di violenza avviene nella comunitá di rumeni di Eboli, uomini e donne che vivono del lavoro di bracciante agricolo. Anche la madre della ragazzina due anni fa è arrivata nella Piana del Sele per lavorare nei campi. Ad Eboli conosce un imprenditore agricolo ebolitano con il quale instaura una relazione stabile. La figlia, che frequenta le scuole medie, viene a vivere con lei ed inizia frequentare la comunitá di connazionali. Della stessa comitiva fa parte anche Alexandru Baicu, che conosce lo zio dell’adolescente, fratello della madre. Così, fingendosi suo amico, prima la invita ad ascoltare della musica e poi la violenta con brutalitá, ignorando i suoi tentativi di divincolarsi.Lo stupro è venuto a galla solo negli ultimi mesi quando la madre della ragazzina violentata, che si era accorta dell’accaduto, si è decisa a denunciare Alexandru Baicu ai carabinieri. La donna non aveva avuto in precedenza il coraggio di presentarsi in caserma perché era stata minacciata dall’uomo: «Sei vai dai carabinieri, ti ammazzo», gli aveva urlato durante un faccia a faccia il ventenne rumeno. E il convivente della donna era all’oscuro di quanto stava accadendo.Avendo preso il sopravvento sulle due donne, Baicu aveva continuato ad avere rapporti sessuali con la tredicenne proseguendo con le sue minacce di morte se avessero parlato. Secondo le indagini dei carabinieri, i rapporti avvenivano in media tre volte alla settimana. L’ultima violenza risale al 29 gennaio scorso quando Baicu è andato a cercarla per fare sesso. Ma da ieri lo "stupratore" è in carcere.Forse sospettava che la trappola stava per scattare, e questo spiegherebbe perché aveva le valigie pronte dietro la porta.Forse si preparava ad espatriare. Alexandru Baicu aveva intuito che tirava brutta aria. Ma il giovane rumeno non ha avuto il tempo di "tagliare la corda". A niente sono servite le bugie dei suoi coinquilini che hanno ripetuto ai carabinieri di non vederlo da giorni nello squallido tentativo di "coprirlo".I militari dell’Arma lo hanno trovato nascosto dietro la porta della cucina, tra scope e pattumiera. Baicu, dopo un passaggio negli uffici della caserma di via Dalla Chiesa, è stato posto agli arresti domiciliari. E’ indagato per violenza sessuale continuata ai danni di una minorenne e minacce.Gli inquirenti esaminano anche la posizione delle due connazionali (due donne di 38 e 30 anni) che, convivendo con l’arrestato, hanno cercato di depistare i carabinieri al momento dell’arresto e, secondo la denuncia della ragazzina, si trovavano in casa al momento della prima violenza sessuale. Loro si sarebbero difese sostenendo di non aver sentito le grida per la musica alta. Salvo poi scoprire che hanno aiutato la 13enne a lasciare la loro casa quando la madre è andata a cercarla lì.
(24 febbraio 2009)

fonte: www.espresso.repubblica.it

lunedì 23 febbraio 2009

BATTIPAGLIA: RUBAVANO IMPIANTI FOTOVOLTAICI PER RIVENDERLI AI PAESI ARABI. IN MANETTE 4 MAROCCHINI

Nell’ambito di una indagine iniziata 6 mesi fa per contrastare l’azione di una banda specializzata nel furto di materiale per impianti fotovoltaici da riciclare in paesi arabi, personale della Squadra Mobile della Questura di Matera collaborato da personale del Commissariato di P.S. di Battipaglia, ha arrestato 4 cittadini marocchini: In particolare, F. E. H. del 1966, colpito da ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dal GIP del Tribunale di Sala Consilina, perché responsabile di furto di impianti fotovoltaici. Gli altri tre: Z. M. del 1973, A. R. del 1981, E. A. del 1978, tutti senza fissa dimora sono stati arrestati perché inottemperanti all’Ordine del Questore di Salerno di lasciare il territorio nazionale. Per ulteriori altri tre cittadini marocchini sono state avviate le procedure per l’espulsione. I cittadini marocchini, tranne quello colpito da ordinanza di custodia cautelare, già detenuto presso il carcere di Fuorni, sono in attesa della celebrazione del rito direttissimo nella mattinata odierna, presso il Tribunale di Eboli.

fonte: www.12mesi.it


sabato 14 febbraio 2009

BATTIPAGLIA: ARRESTATO RAPINATORE RUMENO

L’operazione della polizia a Battipaglia
Questa mattina, intorno alle ore 13.00, Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Battipaglia, diretto dal Vice Questore Aggiunto, dr. Antonio Maione, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio per prevenire e reprimere i reati, hanno tratto in arresto il cittadino rumeno Mihai Mihai, di anni 36, per rapina aggravata ai danni di un esercizio pubblico. I Poliziotti, nel transitare in Via Rosa Jemma a Battipaglia, giunti nei pressi di un negozio per la vendita di prodotti per l’igiene e cosmetici, hanno notato un giovane che usciva di gran fretta dal locale, allontanandosi di corsa. Insospettiti dalla scena, gli Agenti si sono subito posti all’inseguimento del giovane che è stato bloccato a poche centinaia di metri dal negozio ed identificato. I Poliziotti hanno accertato che il rumeno era entrato nell’esercizio pubblico e, sotto la minaccia di un taglierino, si era fatto consegnare da una cassiera la somma di 200 Euro. Il Mihai è stato pertanto tratto in arresto ed i 200 Euro, trovati in suo possesso, sono stati restituiti al titolare del negozio. A seguito della perquisizione personale lo straniero è stato trovato con altri 1.000 Euro in tasca, in banconote di piccolo taglio, sul cui possesso sono in corso ulteriori indagini da parte della Polizia di Stato battipagliese. Al termine delle formalità di rito l’arrestato, già noto alle forze dell’ordine per analoghi precedenti, è stato condotto presso la casa circondariale di Salerno e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Fonte: http://www.colonnarotta.it/

IMMIGRATI AFRICANI PERNO DEL TRAFFICO DI DROGA NELLA PIANA

BATTIPAGLIA: PLURIPREGIUDICATO ALGERINO DI NUOVO IN MANETTE PER TRAFFICO INTERNAZIONALE DI DROGA

Nella tarda serata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Battipaglia, diretti dal S.Ten. Gianluca Giglio hanno arrestato il pluripregiudicato algerino Messaoud Benghallab, classe 1964, ritenuto responsabile di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti (art.74 DPR 309/90). Il pluripregiudicato, già fermato il 24 maggio 2008 nell’ambito di una complessa attività di indagine condotta dai Carabinieri di Battipaglia e coordinata dalla Procura salernitana (Operazione “Black & White”) che ha portato in carcere complessivamente diciannove persone (nove stranieri e dieci italiani) accusate di aver monopolizzato il traffico e lo spaccio dell’hashish nell’intera Piana del Sele, si è visto annullare - da parte del Giudice per le Indagini Preliminari - il provvedimento di fermo del Pubblico Ministero che ne disponeva l’arresto perché ritenuto compartecipe dell’organizzazione criminale che gestiva il traffico dello stupefacente. L’annullamento del provvedimento è stato impugnato dal Pubblico Ministero innanzi alla sezione del Riesame del Tribunale di Napoli (competente per territorio in relazione al luogo di detenzione dell’arrestato, Santa Maria Capua Vetere), Sezione del riesame che ha pienamente accolto il ricorso affermando la piena compartecipazione del Benghallab all’organizzazione criminale e consentendo ai Carabinieri di arrestare nuovamente il pericoloso trafficante di droga che adesso si trova ristretto presso il carcere di Salerno.

Fonte: http://www.tvoggisalerno.it/

sabato 7 febbraio 2009

RITORNARE ALLE NOSTRE RADICI

MUSICA POPOLARE
CONCERTI E DIBATTITI PER RISCOPRIRE LA TAMMURIATA

Da domani a domenica l'appuntamento all'"Ave Gratia Plena" nel centro storicoTre giorni di dibattiti, concerti ed esposizioni: "Popolo ’e tammurriata", da domani a domenica animerà l’albergo per la gioventù "Ave Gratia Plena", in via dei Canali, nel cuore del centro storico di Salerno. Dalle 17.30 di domani non mancheranno interessanti spunti di discussione e confronto miranti alla riscoperta del carattere popolare, accanto a storici e studiosi di strumenti tradizionali, tra artigiani, cantori, musicisti e danzatori. L’associazione "Daltrocanto" ha percepito la necessità di riassaporare, condividendole con i cittadini, le tradizioni musicali e culturali del posto, creando così un’occasione di studio, confronto e anche divertimento, mettendo in vetrina gli elementi che nel miglior modo sanno reinterpretare lo stile culturale della "tammurriata".Ieri mattina la presentazione dell’iniziativa presso la sede della Provincia di Salerno, aperta con il folclore dei canti, tra sonorità a molti ben note inserite nel clima festoso dei balli popolari. «Un momento di apertura alla tradizione e alla conoscenza che va colto con sapienza ed entusiasmo - spiega il direttore dell’" Ave Gratia Plena", Domenico Barone - Sono lieto di poter ospitare una manifestazione così profondamente legata alla nostra storia».La "popolarità" dunque si apre anche ai non addetti ai lavori, riscoperta nella sua veste ludica, che sa confidarsi all’orecchio delle nuove generazioni, accanto alle precedenti. Di qui il confronto, lo scambio di punti di vista, l’interpretazione del vero senso insito nel ruolo della tradizione, dei suoi molteplici codici di comunicazione utilizzati, tra mille sfaccettature diverse che insieme compongono un vortice di informazioni. Un tema centrale attorno al quale viaggeranno per tre giorni le menti di antropologi, pubblici amministratori, editori, cantori, amatori, giornalisti e musicisti.
Il primo incontro di domani ha come titolo "Musica artigianale": strumenti tipici della musica popolare, dalla tutela del patrimonio culturale a nuove opportunità di lavoro per giovani musicisti e artigiani. Ed inoltre concerto ed esposizioni di chitarre battenti. Ogni giornata porrà la propria attenzione su uno strumento diverso tra zampogna, ciaramelle, tamburi a cornice e castagnette, partendo dall’analisi dell’origine storica, fino a conoscerne le tecniche di costruzione ed esecuzione. Domenica, a conclusione dell’evento, "Grande tammurriata collettiva con la compagnia Daltrocanto". La manifestazione è stata realizzata anche grazie al prezioso supporto dell’ assessorato alle Politiche del Lavoro della Provincia di Salerno, retto dall’assessore Massimo Cariello.

Giuliana Giannattasio
(05 febbraio 2009)

fonte: http://lacittadisalerno.gelocal.it/

LITORANEA TERRA DI NESSUNO. I COMUNI INTERESSATI SE NE LAVANO LE MANI

L'intera fascia litoranea che va da Salerno e Paestum è ormai, da tempo, terra di nessuno. Non bastano i controlli, a volte sporadici, a volte costanti, delle forze dell'ordine. ormai si è innescato un meccanismo perverso da quale è difficile uscirne fuori. Spesso si riduce il problema di quella zona alla presenza delle prostitute, ma non è solo quello a causare il degrado di una delle fasce costiere potenzialmente più belle d'Italia e d'Europa. Se quel territorio fosse stato in Emilia o in Toscana, potete star certi che Rimini sarebbe impallidita al confronto. Invece siamo in Campania e la zona, salvo piccole eccezioni, resta abbandonata alla speculazione selvaggia e ai balordi. In particolare la zona nei pressi del Campologno Hospital, può ben definirsi molto peggio del Bronx newyorkese. Ormai un pezzo di Africa e Medio oriente si è trasferito da quelle parti, nel novanatanove per cento delle volte illegalmente. Hanno requisito e occupato tutto ciò che c'era, costringendo molti "italiani" a traslocare. I proprietari di alcune case (abusive ma poi sanate a fior di quattrini che i vari comuni, Eboli in testa, hanno intascato) vivono nel terrore. frequentissimi sono i furti, poche le denunce. Chi si è rivolto alla polizia municipale ebolitana, dopo che la sua abitazione era stata ripulita di tutto, perfino dei mobili, si è sentito rispondere che non c'è nulla da fare. Però i soldi del condono il comune li ha intascati, costringendo perfino i proprietari a costose spese di ritrutturazione per dare dignità alla zona, indicando precise linee architettoniche da seguire. Davvero una presa per i fondelli. Un intero pezzo di territorio salernitano è ormai sotto tutela di balordi, extracomunitari irregolari, prostitute e protettori. Possibile che i nostri politici non riescano a trovare una soluzione a tutto questo? Possibile che una zona che potenzialmente potrebbe rappresentare un grade attrattore turistico di livello mondiale, con conseguente possibilità di centinaia di posti di lavoro, non scuota le coscienze di chi ci governa? Non c'è da stupirsi, il massimo che si è riusciti a fare è "privatizzare" quanta più spiaggia libera possibile, dando in gestione gli arenili a chi ha il solo obiettivo di fare tanti soldi nei tre mesi estivi e per il resto se ne frega di ciò che accade al di là della spiaggia e della pineta.
la mancanza di progettualità per quella zona, è ancor peggio della mancanza di controlli. In tanti anni l'unica cosa che si è riusciti a fare è una pista ciclabile che non può essere utilizzata da nessuno, diventata circuito per motorini senza targa guidati da extracomunitari o al più, in estate, parcheggio per i bagnanti della domenica. Ci fermiamo qua per non demoralizzarci oltre, senza nemmeno entrare in ciò che invece accade da Pontecagnano a Salerno, con lo spuntare di discoteche più o meno legali e organizzate e di ogni sorta di locali, senza che ci siano condizioni di viabilità e sicurezza idonee a sostenere tali attività. Poi non lamentiamoci se al Sud non si crea nulla. Le potenzialità ci sono, ma i politici dormono e anche gli imprenditori non sono stimolati ad investire senza assicurazioni di legalità

Fonte dell'articolo: http://www.12mesi.it/

sabato 31 gennaio 2009

ELEZIONI: COSA OCCORRE CHIEDERE AL NUOVO SINDACO DI BATTIPAGLIA

Dopo anni di penanti umiliazioni questa città abbisogna di riscattarsi. Politiche all’insegna delle schermaglie intestine e dei personalismi clientelari, contrassegnate dall’irrisolutezza sul piano decisionale-amministrativo. Risultato di tutto ciò: degrado devastante del tessuto urbano, sociale e umano; economia “carpe diem” ricolma di iniziative estemporanee, sterili, avulse da ogni adeguata strategia di sviluppo territoriale….e soprattutto latitanza di un Piano Regolatore conforme ai tempi ealle nuove necessità sociali-produttive della comunità battipagliese. Questi i nodi perenni che stanno gradualmente sprofondando la città negli abissi dell’anonimato e verso quello che potrebbe rivelarsi un punto di non ritorno.
Una città, per giunta il cui orizzonte di luce è sempre più adombrato dalla piaga della droga, dalla disoccupazione, dallo spettro dei tumori, dall’indigenza delle famiglie, dalla delinquenza dilagante e, non ultima per gravità, dall’immigrazione clandestina.
Realtà che un tempo configurava il cuore pulsante nonché embrione originario, e cioè , Piazza della Repubblica, oggi è da ritenersi ormai alla mercè di masnade di tossicodipendenti e di spietati pusher, e occupata protervamente da orde di immigrati maghrebini e rumeni dai propositi tuttaltro che benevoli Basterebbe chiedere alle non poche concittadine molestate e minacciate in una zona che ormai sarebbe poco più di un eufemismo definire “dangerous”…e non solo nelle ore notturne.
Il traffico è un ulteriore Spada di Damocle che priva la gente della facoltà di respirare, di vivere armoniosamente senza stress fonofobici, senza veleni. Per eliminare l’odioso congestionamento basterebbe aprire, ad esempio, nuovi sottopassi che contribuiscano ulteriormente a limitare l’handicap della ferrovia…diaframma che divide e depotenzia il nucleo urbano. I nuovi sottopassi (di cui uno è già progettato ed approvato in Via Matteo Ripa) avrebbero il pregio di migliorare il deflusso veicolare che attualmente si aggroviglia su tre nodi (Svincolo autostradale, Via Rosa Iemma , Rotatoria Cimitero).
Al nuovo Sindaco non vanno chiesti, o peggio, pretesi, nè favori personali, né sistemazioni di comodo. Il cittadino deve esigere dalla prossima amministrazione una maggiore fattività , una politica non adusa alle logiche partitiche, clientelari e correntizie. Occorre operare per il bene comune locale, salvaguardare i battipagliesi dalle minacce “allogene” e criminogene che su di loro incombono, pianificare con strategie lungimiranti - evitando di deturpare la vivibilità, la salute pubblica e l’ambiente come in passato - l’avvenire della nostra comunità di destino.

BATTIPAGLIA. CARABINIERI ARRESTANO RUMENA PER FAVOREGGIAMENTO E SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE

I militari del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Salerno , nella tarda del 30 gennaio 2009, in Battipaglia, hanno tratto in arresto, Ralea Stela, 48enne cittadina rumena in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal g.i.p. presso il tribunale di nocera inferiore su richiesta del p.m. dott.ssa Sabrina Serrelli, perche’ ritenuta gravemente indiziata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le indagini condotte dai militari del reparto operativo avviate nel mese di Ottobre del 2008, hanno permesso di accertare che la donna, in concorso con un cittadino italiano dell’agro nocerino, tale Marino Davide gia’ arrestato dai carabinieri in Pagani in data 17 ottobre 2008 in flagranza per lo stesso reato e che aveva tra l’altro il compito di procacciarle i clienti, aveva indotto, favorito e sfruttato la prostituzione di numerose giovani donne, sue connazionali, organizzando gli incontri in un appartamento ubicato in pieno centro a battipaglia dietro corresponsione di somme dai 50 ai 70 euro a ragazza . Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti finalizzati alla indentificazione delle numerose ragazze straniere che si alternavano nell’alcova. La donna ora e’ ristretta presso la casa circondariale di Salerno Fuorni a disposizione dell’autorita’ giudiziaria.

fonte: www.12mesi.it

venerdì 23 gennaio 2009

CARITAS E IMMIGRAZIONE NELLA PIANA DEL SELE

Eboli. Ostello per gli immigrati gestito dalla Caritas

La Giunta comunale di Eboli ha deliberato il comodato gratuito alla Caritas di Salerno della struttura di Torre Barriate. In questo modo si avvia il progetto sociale della Caritas che riguarda la realizzazione di un ostello per gli immigrati attualmente a San Nicola Varco e che prevede 15 posti. L’iniziativa scaturisce da una serie di intese tra l’assessorato alle politiche sociali del Comune di Eboli e la stessa Caritas, destinataria di un finanziamento vincolato, che oggi trova possibilità di realizzazione grazie alla disponibilità del Comune di Eboli che mette a disposizione gratuita la struttura di Torre Barriate. L’accordo prevede che la Caritas intervenga non solo sul piano della realizzazione dell’ostello, ma anche direttamente sull’edificio, avviando una sorta di ammodernamento strutturale. Inoltre, nei progetti della Caritas c’è un’ipotesi di potenziamento del progetto che dovrebbe portare ad aumentare la disponibilità di accoglienza per gli immigrati ad Eboli.


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lunedì 19 gennaio 2009

ZINGARO TENTA DI RAPIRE UN BAMBINO DI SEI MESI

Pagani: tenta di rubare bimbo di 6 mesi, extracomunitario messo in fuga dalla madre

Questa mattina a Pagani, D. F., ivi residente, casalinga, coniugata, ha denunciato ai Carabinieri della locale Tenenza, che poco prima, all’interno della propria abitazione, un extracomunitario ha tentato di prelevare il proprio figlio Benedetto di sei mesi, mentre era nel passeggino. L’inaspettata reazione della vittima, ha messo in fuga l’individuo. L’Autorità Giudiziaria è stata informata dalla Tenenza Carabinieri di Pagani che procede.Statura media, carnagione scura, capelli neri, non più di trent’anni di età e con indosso un giubbotto nero. E’ questo l’identikit dell’uomo che ha fornito ai carabinieri la 41enne casalinga di Pagani che ha denunciato il tentato rapimento del figlio, mentre erano in casa.
La donna, ai carabinieri, ha dichiarato di aver visto l’uomo spostare il passeggino con all’interno il bambino. Da qui la sensazione che l’obiettivo del malvivente fosse proprio il piccolo. L’uomo è entrato nell’appartamento attraverso la porta d’ingresso che non era stata chiusa a chiave. Il volto dell’uomo è rimasto impresso nella mente della 41enne che ha fornito l’identikit.
In queste ore setacciati i campi rom del napoletano, ma anche numerosi ritrovi di zingari nell’agro sarnese nocerino.

COMUNICATO UFFICIALE STAMPA CARABINIERI NOCERA

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sabato 17 gennaio 2009

BATTIPAGLIA: PIAZZA DELLA REPUBBLICA SEMPRE PIU' IN BALIA DELLA TEPPAGLIA STRANIERA

BATTIPAGLIA: ARRESTATI QUATTRO CITTADINI STRANIERI PER RISSA
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 17:00 circa, personale della Sezione Volante e della Squadra Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Battipaglia, in Piazza della Repubblica, ha arrestato quattro cittadini stranieri per i reati di rissa aggravata, violenza, lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale. I poliziotti sono intervenuti nella centralissima piazza di Battipaglia, divenuta luogo d’incontro per cittadini polacchi, rumeni ed ucraini spesso alticci, a sedare una lite degenerata in rissa, con scambio di calci e pugni tra quattro individui, due uomini e due donne, successivamente identificati in:POLEK Tomasz, polacco del 1982; SIEKIERSKA Monika, polacca del 1990;JACEK Gryzak, polacco del 1968;RUSU Veronica, rumena del 1960.Tutti senza fissa dimora. I due poliziotti della Volante, considerata la pericolosità della situazione nella piazza affollata e con la presenza di numerosi bambini, in un orario in cui nella zona si riscontra anche grande flusso di auto, dopo aver chiesto in ausilio una pattuglia, hanno tentato di separare i contendenti, ma nel tentativo sono stati colpiti più volte essi stessi. Al fine di continuare nella loro azione disordinata e violenta i quattro rissanti si sono coalizzati tra loro e hanno tentato di sopraffare gli agenti della Volante, cosa scongiurata dall’arrivo tempestivo sul posto di una pattuglia della Squadra Anticrimine. I cittadini stranieri, tre dei quali annoverano diversi pregiudizi di Polizia, sono stati arrestati e condotti, dopo le formalità di rito, presso la Casa Circondariale di Fuorni. Saranno giudicati nella mattinata odierna con rito direttissimo presso la Sezione Distaccata di Eboli del Tribunale di Salerno.

Fonte: http://www.tvoggisalerno.it/