giovedì 26 febbraio 2009

RETATA DI CLANDESTINI NELLA PIANA DEL SELE

Cinque arresti, 85 persone identificate
di Angelo De Vito

I Carabinieri della Compagnia di Eboli, nell’ambito dell’attività di contrasto del fenomeno del “caporalato” e del favoreggiamento e sfruttamento della manodopera clandestina nelle aziende agricole comprese nella Piana del fiume Sele, hanno tratto in arresto i marocchini:  BOUABID ESSALHI, di 36 anni;  RACHID ESSALHI, di 22 anni;  HAME LARBI, di 34 anni;  BRAHIM AWZAL, di 34 anni, in applicazione della legge Bossi-Fini, in quanto risultati inottemperanti a pregresso decreto di espulsione a lasciare il territorio nazionale. Nel contesto dell’operazione, sono stati espulsi dodici nordafricani clandestini e ne sono stati identificati e controllati complessivamente ottantasei. E’ tuttora in corso attività ispettiva nei riguardi di tre aziende agricole della Piana del fiume Sele, attenzionate per l’ipotesi di favoreggiamento e/o sfruttamento della manodopera clandestina e si sta verificando la posizione di due extracomunitari per l’ipotesi di intermediazione di manodopera irregolare. Pertanto, fervono ulteriori approfondimenti investigativi in proposito.

Fonte: www.colonnarotta.it

mercoledì 25 febbraio 2009

EBOLI:RUMENO STUPRA UNA RAGAZZINA TREDICENNE

Violenta una 13enne, rumeno in manette

Massimiliano Lanzotto

Eboli, minacce alla madre per farla tacere Il padre imprenditore all’oscuro della vicenda. Il 20enne è stato preso quando aveva giá le valigie pronte per fuggire. E’ agli arresti domiciliari
Eboli. Un rumeno di 20 anni violenta una connazionale tredicenne con la banale scusa di fargli ascoltare la musica. La trappola è scattata appena la ragazzina ha messo piede in casa. Alexandru Baicu, una volta nella sua camera, in un alloggio di via Pio XII, ha chiuso la porta a chiave e si è avventato sulla ragazzina. Secondo le accuse, un rapporto sessuale completo contro la volontá della ragazzina. Era il pomeriggio del 14 agosto scorso. Altre volte, sotto minaccia, la tredicenne ha subìto violenza sessuale. I carabinieri della compagnia di Eboli, diretta dal maggiore Nobile Risi, ieri lo hanno arrestato su disposizione del sostituto procuratore Cristina Giusti.La turpe storia di violenza avviene nella comunitá di rumeni di Eboli, uomini e donne che vivono del lavoro di bracciante agricolo. Anche la madre della ragazzina due anni fa è arrivata nella Piana del Sele per lavorare nei campi. Ad Eboli conosce un imprenditore agricolo ebolitano con il quale instaura una relazione stabile. La figlia, che frequenta le scuole medie, viene a vivere con lei ed inizia frequentare la comunitá di connazionali. Della stessa comitiva fa parte anche Alexandru Baicu, che conosce lo zio dell’adolescente, fratello della madre. Così, fingendosi suo amico, prima la invita ad ascoltare della musica e poi la violenta con brutalitá, ignorando i suoi tentativi di divincolarsi.Lo stupro è venuto a galla solo negli ultimi mesi quando la madre della ragazzina violentata, che si era accorta dell’accaduto, si è decisa a denunciare Alexandru Baicu ai carabinieri. La donna non aveva avuto in precedenza il coraggio di presentarsi in caserma perché era stata minacciata dall’uomo: «Sei vai dai carabinieri, ti ammazzo», gli aveva urlato durante un faccia a faccia il ventenne rumeno. E il convivente della donna era all’oscuro di quanto stava accadendo.Avendo preso il sopravvento sulle due donne, Baicu aveva continuato ad avere rapporti sessuali con la tredicenne proseguendo con le sue minacce di morte se avessero parlato. Secondo le indagini dei carabinieri, i rapporti avvenivano in media tre volte alla settimana. L’ultima violenza risale al 29 gennaio scorso quando Baicu è andato a cercarla per fare sesso. Ma da ieri lo "stupratore" è in carcere.Forse sospettava che la trappola stava per scattare, e questo spiegherebbe perché aveva le valigie pronte dietro la porta.Forse si preparava ad espatriare. Alexandru Baicu aveva intuito che tirava brutta aria. Ma il giovane rumeno non ha avuto il tempo di "tagliare la corda". A niente sono servite le bugie dei suoi coinquilini che hanno ripetuto ai carabinieri di non vederlo da giorni nello squallido tentativo di "coprirlo".I militari dell’Arma lo hanno trovato nascosto dietro la porta della cucina, tra scope e pattumiera. Baicu, dopo un passaggio negli uffici della caserma di via Dalla Chiesa, è stato posto agli arresti domiciliari. E’ indagato per violenza sessuale continuata ai danni di una minorenne e minacce.Gli inquirenti esaminano anche la posizione delle due connazionali (due donne di 38 e 30 anni) che, convivendo con l’arrestato, hanno cercato di depistare i carabinieri al momento dell’arresto e, secondo la denuncia della ragazzina, si trovavano in casa al momento della prima violenza sessuale. Loro si sarebbero difese sostenendo di non aver sentito le grida per la musica alta. Salvo poi scoprire che hanno aiutato la 13enne a lasciare la loro casa quando la madre è andata a cercarla lì.
(24 febbraio 2009)

fonte: www.espresso.repubblica.it

lunedì 23 febbraio 2009

BATTIPAGLIA: RUBAVANO IMPIANTI FOTOVOLTAICI PER RIVENDERLI AI PAESI ARABI. IN MANETTE 4 MAROCCHINI

Nell’ambito di una indagine iniziata 6 mesi fa per contrastare l’azione di una banda specializzata nel furto di materiale per impianti fotovoltaici da riciclare in paesi arabi, personale della Squadra Mobile della Questura di Matera collaborato da personale del Commissariato di P.S. di Battipaglia, ha arrestato 4 cittadini marocchini: In particolare, F. E. H. del 1966, colpito da ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dal GIP del Tribunale di Sala Consilina, perché responsabile di furto di impianti fotovoltaici. Gli altri tre: Z. M. del 1973, A. R. del 1981, E. A. del 1978, tutti senza fissa dimora sono stati arrestati perché inottemperanti all’Ordine del Questore di Salerno di lasciare il territorio nazionale. Per ulteriori altri tre cittadini marocchini sono state avviate le procedure per l’espulsione. I cittadini marocchini, tranne quello colpito da ordinanza di custodia cautelare, già detenuto presso il carcere di Fuorni, sono in attesa della celebrazione del rito direttissimo nella mattinata odierna, presso il Tribunale di Eboli.

fonte: www.12mesi.it


sabato 14 febbraio 2009

BATTIPAGLIA: ARRESTATO RAPINATORE RUMENO

L’operazione della polizia a Battipaglia
Questa mattina, intorno alle ore 13.00, Agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Battipaglia, diretto dal Vice Questore Aggiunto, dr. Antonio Maione, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio per prevenire e reprimere i reati, hanno tratto in arresto il cittadino rumeno Mihai Mihai, di anni 36, per rapina aggravata ai danni di un esercizio pubblico. I Poliziotti, nel transitare in Via Rosa Jemma a Battipaglia, giunti nei pressi di un negozio per la vendita di prodotti per l’igiene e cosmetici, hanno notato un giovane che usciva di gran fretta dal locale, allontanandosi di corsa. Insospettiti dalla scena, gli Agenti si sono subito posti all’inseguimento del giovane che è stato bloccato a poche centinaia di metri dal negozio ed identificato. I Poliziotti hanno accertato che il rumeno era entrato nell’esercizio pubblico e, sotto la minaccia di un taglierino, si era fatto consegnare da una cassiera la somma di 200 Euro. Il Mihai è stato pertanto tratto in arresto ed i 200 Euro, trovati in suo possesso, sono stati restituiti al titolare del negozio. A seguito della perquisizione personale lo straniero è stato trovato con altri 1.000 Euro in tasca, in banconote di piccolo taglio, sul cui possesso sono in corso ulteriori indagini da parte della Polizia di Stato battipagliese. Al termine delle formalità di rito l’arrestato, già noto alle forze dell’ordine per analoghi precedenti, è stato condotto presso la casa circondariale di Salerno e posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Fonte: http://www.colonnarotta.it/

IMMIGRATI AFRICANI PERNO DEL TRAFFICO DI DROGA NELLA PIANA

BATTIPAGLIA: PLURIPREGIUDICATO ALGERINO DI NUOVO IN MANETTE PER TRAFFICO INTERNAZIONALE DI DROGA

Nella tarda serata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Battipaglia, diretti dal S.Ten. Gianluca Giglio hanno arrestato il pluripregiudicato algerino Messaoud Benghallab, classe 1964, ritenuto responsabile di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti (art.74 DPR 309/90). Il pluripregiudicato, già fermato il 24 maggio 2008 nell’ambito di una complessa attività di indagine condotta dai Carabinieri di Battipaglia e coordinata dalla Procura salernitana (Operazione “Black & White”) che ha portato in carcere complessivamente diciannove persone (nove stranieri e dieci italiani) accusate di aver monopolizzato il traffico e lo spaccio dell’hashish nell’intera Piana del Sele, si è visto annullare - da parte del Giudice per le Indagini Preliminari - il provvedimento di fermo del Pubblico Ministero che ne disponeva l’arresto perché ritenuto compartecipe dell’organizzazione criminale che gestiva il traffico dello stupefacente. L’annullamento del provvedimento è stato impugnato dal Pubblico Ministero innanzi alla sezione del Riesame del Tribunale di Napoli (competente per territorio in relazione al luogo di detenzione dell’arrestato, Santa Maria Capua Vetere), Sezione del riesame che ha pienamente accolto il ricorso affermando la piena compartecipazione del Benghallab all’organizzazione criminale e consentendo ai Carabinieri di arrestare nuovamente il pericoloso trafficante di droga che adesso si trova ristretto presso il carcere di Salerno.

Fonte: http://www.tvoggisalerno.it/

sabato 7 febbraio 2009

RITORNARE ALLE NOSTRE RADICI

MUSICA POPOLARE
CONCERTI E DIBATTITI PER RISCOPRIRE LA TAMMURIATA

Da domani a domenica l'appuntamento all'"Ave Gratia Plena" nel centro storicoTre giorni di dibattiti, concerti ed esposizioni: "Popolo ’e tammurriata", da domani a domenica animerà l’albergo per la gioventù "Ave Gratia Plena", in via dei Canali, nel cuore del centro storico di Salerno. Dalle 17.30 di domani non mancheranno interessanti spunti di discussione e confronto miranti alla riscoperta del carattere popolare, accanto a storici e studiosi di strumenti tradizionali, tra artigiani, cantori, musicisti e danzatori. L’associazione "Daltrocanto" ha percepito la necessità di riassaporare, condividendole con i cittadini, le tradizioni musicali e culturali del posto, creando così un’occasione di studio, confronto e anche divertimento, mettendo in vetrina gli elementi che nel miglior modo sanno reinterpretare lo stile culturale della "tammurriata".Ieri mattina la presentazione dell’iniziativa presso la sede della Provincia di Salerno, aperta con il folclore dei canti, tra sonorità a molti ben note inserite nel clima festoso dei balli popolari. «Un momento di apertura alla tradizione e alla conoscenza che va colto con sapienza ed entusiasmo - spiega il direttore dell’" Ave Gratia Plena", Domenico Barone - Sono lieto di poter ospitare una manifestazione così profondamente legata alla nostra storia».La "popolarità" dunque si apre anche ai non addetti ai lavori, riscoperta nella sua veste ludica, che sa confidarsi all’orecchio delle nuove generazioni, accanto alle precedenti. Di qui il confronto, lo scambio di punti di vista, l’interpretazione del vero senso insito nel ruolo della tradizione, dei suoi molteplici codici di comunicazione utilizzati, tra mille sfaccettature diverse che insieme compongono un vortice di informazioni. Un tema centrale attorno al quale viaggeranno per tre giorni le menti di antropologi, pubblici amministratori, editori, cantori, amatori, giornalisti e musicisti.
Il primo incontro di domani ha come titolo "Musica artigianale": strumenti tipici della musica popolare, dalla tutela del patrimonio culturale a nuove opportunità di lavoro per giovani musicisti e artigiani. Ed inoltre concerto ed esposizioni di chitarre battenti. Ogni giornata porrà la propria attenzione su uno strumento diverso tra zampogna, ciaramelle, tamburi a cornice e castagnette, partendo dall’analisi dell’origine storica, fino a conoscerne le tecniche di costruzione ed esecuzione. Domenica, a conclusione dell’evento, "Grande tammurriata collettiva con la compagnia Daltrocanto". La manifestazione è stata realizzata anche grazie al prezioso supporto dell’ assessorato alle Politiche del Lavoro della Provincia di Salerno, retto dall’assessore Massimo Cariello.

Giuliana Giannattasio
(05 febbraio 2009)

fonte: http://lacittadisalerno.gelocal.it/

LITORANEA TERRA DI NESSUNO. I COMUNI INTERESSATI SE NE LAVANO LE MANI

L'intera fascia litoranea che va da Salerno e Paestum è ormai, da tempo, terra di nessuno. Non bastano i controlli, a volte sporadici, a volte costanti, delle forze dell'ordine. ormai si è innescato un meccanismo perverso da quale è difficile uscirne fuori. Spesso si riduce il problema di quella zona alla presenza delle prostitute, ma non è solo quello a causare il degrado di una delle fasce costiere potenzialmente più belle d'Italia e d'Europa. Se quel territorio fosse stato in Emilia o in Toscana, potete star certi che Rimini sarebbe impallidita al confronto. Invece siamo in Campania e la zona, salvo piccole eccezioni, resta abbandonata alla speculazione selvaggia e ai balordi. In particolare la zona nei pressi del Campologno Hospital, può ben definirsi molto peggio del Bronx newyorkese. Ormai un pezzo di Africa e Medio oriente si è trasferito da quelle parti, nel novanatanove per cento delle volte illegalmente. Hanno requisito e occupato tutto ciò che c'era, costringendo molti "italiani" a traslocare. I proprietari di alcune case (abusive ma poi sanate a fior di quattrini che i vari comuni, Eboli in testa, hanno intascato) vivono nel terrore. frequentissimi sono i furti, poche le denunce. Chi si è rivolto alla polizia municipale ebolitana, dopo che la sua abitazione era stata ripulita di tutto, perfino dei mobili, si è sentito rispondere che non c'è nulla da fare. Però i soldi del condono il comune li ha intascati, costringendo perfino i proprietari a costose spese di ritrutturazione per dare dignità alla zona, indicando precise linee architettoniche da seguire. Davvero una presa per i fondelli. Un intero pezzo di territorio salernitano è ormai sotto tutela di balordi, extracomunitari irregolari, prostitute e protettori. Possibile che i nostri politici non riescano a trovare una soluzione a tutto questo? Possibile che una zona che potenzialmente potrebbe rappresentare un grade attrattore turistico di livello mondiale, con conseguente possibilità di centinaia di posti di lavoro, non scuota le coscienze di chi ci governa? Non c'è da stupirsi, il massimo che si è riusciti a fare è "privatizzare" quanta più spiaggia libera possibile, dando in gestione gli arenili a chi ha il solo obiettivo di fare tanti soldi nei tre mesi estivi e per il resto se ne frega di ciò che accade al di là della spiaggia e della pineta.
la mancanza di progettualità per quella zona, è ancor peggio della mancanza di controlli. In tanti anni l'unica cosa che si è riusciti a fare è una pista ciclabile che non può essere utilizzata da nessuno, diventata circuito per motorini senza targa guidati da extracomunitari o al più, in estate, parcheggio per i bagnanti della domenica. Ci fermiamo qua per non demoralizzarci oltre, senza nemmeno entrare in ciò che invece accade da Pontecagnano a Salerno, con lo spuntare di discoteche più o meno legali e organizzate e di ogni sorta di locali, senza che ci siano condizioni di viabilità e sicurezza idonee a sostenere tali attività. Poi non lamentiamoci se al Sud non si crea nulla. Le potenzialità ci sono, ma i politici dormono e anche gli imprenditori non sono stimolati ad investire senza assicurazioni di legalità

Fonte dell'articolo: http://www.12mesi.it/