lunedì 23 marzo 2009

INSEDIAMENTO ROULOTTE PER IMMIGRATI A SAN NICOLA VARCO: IL SINDACO DI EBOLI SCRIVE AL PREFETTO

Eboli. Questione S.Nicola Varco: il sindaco scrive al Prefetto

La querelle San Nicola Varco arriva sulla scrivania del Prefetto di Salerno. Il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda, ha scritto in mattinata al rappresentante di Governo per illustrare gli ultimi avvenimenti. La stessa lettera è giunta, per conoscenza, al Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino. «Illustrissimo Sig.Prefetto, Le Scrivo in relazione all’iniziativa, assunta dall’assessore all’immigrazione della Regione Campania, volta alla bonifica dell’area indicata in oggetto, e alla sistemazione in loco di 80 containers e 50 roulottes, per la sistemazione delle diverse centinaia di persone straniere che, come noto, vivono in quell’area. Come è emerso immediatamente, l’iniziativa regionale non aveva e non ha avuto il consenso di questa Amministrazione, se non limitatamente alla bonifica dell’area. Ma anche con riguardo a questa attività, il decreto dirigenziale che allego dispone semplicemente la rimozione di arbusti ed erbacce da “accantonarsi provvisoriamente in cassoni scarrabili”, il tutto senza far menzione del piano di caratterizzazione che, presumibilmente, sarà stato redatto dall’Arpac, così come convenuto in occasione degli incontri tenuti presso Codesta Prefettura; allo stato, quindi, non è stato resa nota la natura dei rifiuti stoccati negli anni in quell’area, e neppure la quantità dei medesimi, non potendo escludersi la presenza di materiali speciali e pericolosi. Tuttavia, l’iniziativa menzionata è già causa di una aggravamento dei problemi derivanti dalla presenza delle persone ivi residenti, e delle loro condizioni di vita; ciò in quanto, il solo, impudente annuncio dell’installazione di strutture residenziali, sta attraendo altre persone, di nazionalità non solo Nordafricana, tutte per altro non identificate ne conosciute alle autorità, provenienti da ogni parte. Ormai, tale condizione, e ciò la presenza di molte centinaia di persone non identificate, prive di permesso di soggiorno ed il rischio di un aumento ulteriore e significativo di esse, rende il quadro, se possibile, ancora più drammatico, sotto il profilo della situazione sanitaria e della sicurezza pubblica, ed è motivo di allarme per i tanti cittadini italiani ivi residenti, dei quali, ad oggi, non si tiene alcun conto. Si consideri, inoltre, che l’azione intrapresa è finalizzata alla sistemazione di persone in gran parte irregolari o clandestini, potendo tale attività configurare perfino una palese violazione delle norme vigenti che tendono a contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina. In ragione di quanto rappresentato, Chiedo alla Signoria Vostra di voler adottare con comprensibile urgenza, le misure necessarie per impedire, nell’immediato, un ulteriore aumento delle presenze di stranieri in quell’area, e di procedere alle ulteriori iniziative che riterrà opportune».

www.12mesi.it

sabato 21 marzo 2009

ANCHE IL SINDACO DI EBOLI SI OPPONE ALL'INSANA INIZIATIVA DELLA GIUNTA REGIONALE

Eboli. La Regione occupa S.Nicola Varco. Il sindaco Melchionda dice no!

Il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda, diffida la Regione Campania affinché non immetta volumi nell’area di San Nicola Varco. Il caso è esploso in mattinata, quando il primo cittadino di Eboli ha ricevuto comunicazione dai carabinieri di interventi che si stavano effettuando presso San Nicola Varco. Sembra che la Regione abbia deciso di liberare una parte del piazzale di San Nicola Varco, dove sistemare prefabbricati, case smontabili. «Si tratta di un atto gravissimo, frutto di una scorrettezza istituzionale inaccettabile - sottolinea il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda -. Sul nostro territorio qualcuno ha deciso di realizzare nuovi alloggi, senza nemmeno informare il Comune. Il tutto avverrebbe calpestando gli accordi, assunti proprio con la Regione Campania, che prevedevano che l’area fosse sgomberata, venisse bonificata e messa in sicurezza. Tutto ciò per avviare la realizzazione del Polo Agroalimentare, un’occasione irrinunciabile per l’intera Campania. Ora qualcuno dovrebbe informare, invece, l’intera regione Campania, che si stanno mettendo in atto interventi che, di fatto, impediscono il decollo dell’importante struttura». Poi Melchionda ricorda i termini dell’accordo tra Comune di Eboli e Regione Campania in merito al destino degli immigrati attualmente a San Nicola Varco: «L’accordo assunto con la Regione Campania prevedeva la sistemazione di alcuni extracomunitari in una zona limitrofa, proprio perché l’intenzione era di liberare e bonificare San Nicola Varco. Naturalmente tutto sarebbe dovuto avvenire al termine di una verifica sulle presenze, perché gli interventi erano indirizzati agli immigrati regolari o regolarizzabili. Così come sta agendo la Regione, invece, si va verso una sorta di stabilizzazione che è in realtà una vera e proprio ghettizzazione. Se l’intenzione è di realizzare un piccolo paese nella struttura di San Nicola Varco, con immigrati che neppure si conoscono, senza alcuna verifica, Eboli è decisamente contraria e lotterà con tutte le sue forze. Ci chiediamo quali siano i progetti e gli obiettivi di una stabilizzazione che comprenda tutto e tutti, senza alcun controllo, su un territorio che non è preparato. Fino a quando abbiamo ragionato sulla bonifica, allora l’accordo c’era, perché l’obiettivo finale era la sistemazione degli immigrati regolari e la liberazione di San Nicola Varco per ospitare il Polo Agroalimentare, così come previsto anche dal nostro strumento urbanistico. Ma ci opporremo ad ogni intervento che punti ad aumentare i volumi in quella zona». Da Eboli parte una richiesta precisa. «Si deve fermare tutto, perché sul suo territorio è necessario che si esprima il Consiglio comunale. Ogni azione deve essere concordata, così come quelle previste dal recente accordo che ora la Regione vorrebbe calpestare. Ci opporremo a qualsiasi atto unilaterale. Anzi, in questa vicenda deve scendere in campo il Governo nazionale, attraverso il Ministero dell’Interno, poiché in quella zona ci sono centinaia di immigrati irregolari».

fonte: www.12mesi.it

venerdì 20 marzo 2009

LA REGIONE CAMPANIA REGALA MINI-ALLOGGI AI CLANDESTINI MAGHREBINI...mentre migliaia di famiglie della Piana attendono una casa da decenni.


Container e roulotte Protezione Civile per 1000 immigrati

Eboli – L'Assessorato all'Ambiente della Regione Campania, attraverso la Protezione Civile, ha disposto l'invio ad Eboli, in località Cioffi, di 50 roulotte e 20 container, attrezzati come mini appartamenti, per dare immediata soluzione al problema dell'accampamento di oltre 1000 immigrati provenienti dal Marocco.Entro la fine della prossima settimana, saranno installati altri 60 container. Lo rende noto l'assessore all'Ambiente della Regione Campania, Walter Ganapini: "Abbiamo accolto immediatamente l'appello che ci veniva dall'assessore regionale alle Politiche sociali, Alfonsina De Felice, riuscendo in tempi strettissimi a risolvere una situazione disumana. "Gli immigrati – ha detto ancora Ganapini – erano accampati in condizioni pietose, nell'area dell'ex mercato ortofrutticolo che, peraltro, è di proprietà regionale e dormivano in capanne fatte di materassi. Siamo soddisfatti per il reperimento delle roulotte e dei container, avvenuto in tempi rapidissimi".

Fonte : http://www.casertanews.it/

martedì 17 marzo 2009

SERVONO LE RONDE ANCHE NELLA PIANA DEL SELE

Il binomio tra immigrazione clandestina e attività criminale è sempre più rimarcato dai fatti. Le cronache documentate dal nostro blog fanno da termometro circa il quadro degradante verso cui sta inesorabilmente precipitando la nostra realtà territoriale.
L’immigrazione allogena di popolamento in vasta parte di etnia africana-maghrebina, s’insinua lungo il cordone stradale della SS18 estendendosi per la zona agricola fino al mare, lambendo anche i nuclei cittadini di Battipaglia, Eboli e Capaccio. A tutto ciò, molti amministratori locali replicano con politiche proiettate verso una fantomatica e utopica integrazione, finendo in tal modo per alimentare ulteriormente il bubbone etnico già costituitosi, e prima o poi destinato a espandersi come una metastasi.
D’altra parte si evidenzia la diretta proporzionalità intercorrente tra popolazione allogena maghrebina e accrescimento degli episodi criminali, in primis, lo spaccio di stupefacenti. Riprova che qui non stiamo a fare i menagramo di mestiere o i profeti di sventura….ma ci limitiamo a registrare dati di fatto ed informare la popolazione autoctona della Piana del Sele (di retaggio lucano-cilentano) circa la gravità delle cose, mentre chi è deputato a farlo minimizza ,o peggio, nasconde la testa nella sabbia.
Riteniamo che occorre mobilitarsi. Organizzarsi secondo i crismi della legalità democratica. Costituire comitati popolari, ronde, nuclei operativi che fungano da supporto al lavoro sublime ma insufficiente, vista la vastità del fenomeno, delle forze dell’Ordine.
Abitanti della Piana del Sele, aprite i vostri occhi. Una nube fosca e tetra incombe sull’orizzonte della nostra comunità di destino. Starà a noi diradarla e scongiurarla sia per rendere giustizia all’opera dei nostri padri e sia per dare un avvenire certo ai nostri figli.
PIANA DEL SELE LIBERA!


Silarus 17-03-2009

mercoledì 4 marzo 2009

DENUNCIATI ITALIANI CHE FITTAVANO ABUSIVAMENTE CASE AGLI STRANIERI

All’alba di oggi, la Guardia di Finanza di Eboli, unitamente a personale della Polizia Municipale e della Polizia di Stato del Commissariato di Battipaglia, ha espletato una serie di perquisizioni domiciliari delegate dalla Procura della Repubblica di Salerno e volte al contrasto dell’immigrazione clandestina sulla litoranea di Eboli, ove notoriamente dimorano un gran numero di cittadini di origine extracomunitaria, la maggior parte dei quali sprovvisti di permesso di soggiorno. I militari della Compagnia di Eboli, con l’ausilio di unità cinofile del Gruppo di Salerno ed unitamente agli agenti della Polizia di Stato e della Polizia Municipale, sono intervenuti in località Campolongo, nei pressi di via Silvio Pellico, al fine di dare esecuzione ad alcuni decreti di perquisizione domiciliare da eseguire presso 11 mini appartamenti ubicati in uno stesso stabile di due piani risultato essere totalmente abusivo nella zona. In particolare, i suddetti immobili erano di proprietà di due fratelli italiani di circa 45 anni con svariati precedenti per sfruttamento e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; peraltro è emerso che questi ultimi stipulavano con alcuni suoi inquilini in regola con il permesso di soggiorno dei singoli contratti di locazione regolarmente registrati presso l’Agenzia delle Entrate di Salerno, al solo fine di eludere la nuova stringente normativa relativa agli affitti concessi ad extracomunitari, che prevede qualora questi ultimi siano irregolari, finanche il sequestro e la successiva confisca degli immobili. Alle operazioni ha preso parte anche un equipaggio dei Vigili del Fuoco di Salerno, che nelle prime ore della mattina ha assicurato idoneo supporto logistico fornendo illuminazione ed attrezzatura idonea a rimuovere ostacoli fissi rinvenuti all’atto dell’accesso presso gli immobili. All’arrivo delle Forze dell’ordine, numerose persone di origine extracomunitaria, pur colte nel sonno, si sono date immediatamente alla fuga, mentre sono state fermate ed identificate 35 persone di origine extracomunitaria, individuandone 11 prive del permesso di soggiorno e dei documenti personali di riconoscimento, che dichiaravano agli agenti generalità fittizie. Si è reso pertanto necessario procedere nel corso della notte all’effettuazione dei rilievi fotodattiloscopici presso gli uffici della Polizia di Stato di Battipaglia ed i successivi riscontri presso la Questura di Salerno, al fine di effettuare la comparazione dei rilievi personali dei fermati e riscontrare la loro reale identità, nonché eventuali precedenti provvedimenti di espulsione dal territorio dello Stato italiano. Al riguardo è emerso che tra gli 11 extracomunitari fermati, 3 erano già stati in precedenza oggetto di provvedimento espulsivo mediante foglio di via obbligatorio in varie località d’Italia (Caltanissetta, Agrigento e Gela); la vigente legge sull’immigrazione prevede a fronte del mancato rispetto del decreto di espulsione la reclusione da uno a quattro anni, nonché l’arresto obbligatorio in flagranza. Per questo motivo sono stati arrestati e saranno processati con rito direttissimo presso il Tribunale di Salerno. Nei confronti degli altri otto fermati è stato invece disposto il decreto di espulsione dal territorio della Stato italiano che verrà eseguito mediante accompagnamento alla frontiera o presso un Centro di accoglienza o, in mancanza di posti, mediante foglio di via obbligatorio entro cinque giorni; in caso di inottemperanza a tale ordine verranno anch’essi arrestati, processati e definitivamente espulsi. Nel corso dell’operazione sono state anche effettuate perquisizioni per stupefacenti nonché fermati e sottoposti a sequestro due autoveicoli privi di documenti di circolazione, mentre all’interno degli immobili perquisiti sono state rinvenute pessime condizioni igieniche. Pertanto, per l’immobile in questione è stato definitivamente deliberato il suo abbattimento, in quanto risultato essere abusivo e con numerosi allacci clandestini alla fornitura di acqua potabile ed energia elettrica; nello stesso immobile, di circa due piani, erano infatti disponibili circa 70 posti letto dati in affitto a circa cento euro mensili ciascuno.

Fonte: http://www.colonnarotta.it/

martedì 3 marzo 2009

EBOLI: PRESO SPACCIATORE MAROCCHINO

Droga, marocchino in manette
Operazione dei carabinieri a Eboli

di Angelo De Vito
I Carabinieri della Compagnia di Eboli, nell’ambito di mirata attività tesa ad assicurare alla giustizia eventuali ricercati, la sera del 1° marzo 2009, ad Eboli, zona 167, intercettavano un’autovettura Ford Fiesta con a bordo due persone che alla vista dei Carabinieri effettuava una brusca inversione di marcia allontanandosi a forte velocità. I Carabinieri si lanciavano subito all’inseguimento dei fuggitivi raggiungendoli e bloccandoli sulla SS 19 in località Fontana del Fico, al confine con Battipaglia. In sede di identificazione emergeva che l’auto era condotta da Mohamed ABOURI, marocchino, di 35 anni, clandestino, mentre al suo fianco sedeva il latitante Rachid DAKIR, anch’esso marocchino, di 24 anni, ricercato perché colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa il 02 gennaio 2009, dal Giudice per le Indagini preliminari del tribunale di Mantova, per concorso in traffico e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e hashish. Nella circostanza i Carabinieri attivavano la procedura per l’espulsione nei confronti dell’autista. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto alla casa circondariale di Salerno.

fonte: www.colonnarotta.it