mercoledì 21 ottobre 2009

BATTIPAGLIA: SNIDATA UN' ALTRA CASA D'APPUNTAMENTO CON PROSTITUTE EXTRACOMUNITARIE.


Scoperta dalla polizia casa d'appuntamento in pieno centro.

Imprenditori, professionisti e commercianti tutti benestanti e distinti. È questo l'identikit tipo degli uomini che frequentavano la casa hard di via Roma, ubicata a quattro passi dalla stazione e facilmente raggiungibile. Tra gli uomini identificati dalla polizia che da maggio sino a qualche giorno fa si sono recati nell'alcova c'erano anche commercianti e imprenditori provenienti da tutta la provincia di Salerno. Nelle settimane scorse il fenomeno dilagante delle case a luci rosse, sparse in tutta la città, era stato denunciato a chiare lettere anche dall'assessore comunale di Battipaglia, Gianluca Barile che aveva chiesto alle forze dell'ordine e alla polizia municipale di avviare specifici controlli. Ora, finalmente una casa hard ha chiuso i battenti ma in città ce ne sono altre. Addirittura le prostitute dopo essere contattate per telefono dai clienti li attendono in piazza Della Repubblica, in pieno centro, e poi insieme raggiungono le alcove. Non è escluso che nelle prossime ore vengano effettuate ulteriori operazioni anti prostituzione e vengano chiuse altre case hard. Gli investigatori, infatti, ritengono che le alcove aprono e chiudono i battenti in pochissimo tempo. Tutto per eludere i controlli. . blitz della squadra anticrimine del commissariato di Battipaglia, diretta dal vicequestore aggiunto Antonio Maione, è stato messo a segno tra sabato e domenica notte in un alloggio al terzo piano di uno stabile di via Roma, subito sequestrato. I poliziotti hanno fatto irruzione nella casa hard mentre un cliente usciva. Tra le luci soffuse in due stanze distinte, seminude hanno scoperto J.L. G., che oltre a gestire la casa d'appuntamento con il convivente si prostituiva e S.A. un'altra giovane prostituta dell'Ecuador. La casa è stata perquisita e nelle stanze, dove le due donne si intrattenevano con i clienti, sono stati rinvenuti due cestini con 3.000 euro subito sequestrati. In un'altra stanza c'erano due computer funzionanti collegati ad internet e una quindicina di telefonini. I telefonini, venivano utilizzati per fissare gli appuntamenti con i clienti. Ormai, in città dell'esistenza della casa d'appuntamento di via Roma si parlava da molto e il blitz della polizia era auspicato da più parti.

Nessun commento: