lunedì 12 ottobre 2009

I NORDAFRICANI CLANDESTINI DI SAN NICOLA VARCO CERCANO DI REGOLARIZZARSI TRUFFALDINAMENTE ATTRAVERSO IL DECRETO SANATORIA SULLE BADANTI.

S. NICOLA VARCO: I BRACCIANTI DIVENTANO BADANTI

EBOLI - E' emerso molto altro dalla visita effettuata dal capo missione dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) Peter Schatzer, al "ghetto" di San Nicola Varco, oltre alla soddisfazione per quanto svolto dalla task force istituzionale. Emergono risvolti preoccupanti relativi a nuovi fenomeni che avrebbero iniziato a registrarsi sul territorio: su tutti, quello della regolazzazione dei circa 700 immigrati per "vie traverse". E cioè con la partecipazione al programma di regolarizzazione di colf e badanti. "Un certo numero di marocchini è partito e sta partendo per diventare colf o badanti, anche se secondo le regole bisogna dimostrare d’averlo fatto per tre mesi prima dell’entrata in vigore della regola, ma sembra che qui, di nuovo, qualcuno ci stia guadagnando sopra”. Denunica chiara di casi che, tuttavia, resterebbero circoscritti, almeno per il momento. “Ci sono già un paio di casi - prosegue Schatzer -. Altri cercheranno di mettersi in regola attraverso questo meccanismo. Il problema è che devono pagare anche qui molto caro e se qualcosa non va in porto i soldi sono persi, insieme a quelli che hanno dato per arrivare fin qui. Chiedono qualche migliaia di euro, in alcuni casi si arriva anche a 3 mila euro”. Fenomeno da arginare, soprattutto per i presupposti malavitosi che esso presenta. Il rischio è che si finisca in una rete simile a quella che ha portato centinaia di immigrati in Italia. Costretti a pagare per un contratto di lavoro e giunti con tanto di visto sul passaporto. una volta nel Bel Paese, però, del datore di lavoro neanche l'ombra. Il ripetersi della triste esperienza, quindi, è dietro l'angolo. Schatzer è intervenuto anche su questa vicenda. In un virgolettato, riportato dal quotidiano on line Affaritaliani.it, il capo missione Oim commenta: "Aspettiamo quel che faranno i magistrati e la procura. Noi abbiamo dato tutti i dettagli delle persone che hanno truffato, quelli che potevano dimostrarlo. Non abbiamo ancora visto nessun caso accettato come tratta di esseri umani, l’unico modo per dare un permesso che dia la possibilità di lavorare regolarmente. Come collaboratori di giustizia, il permesso dà solo lo status di rimanere, ma non possono lavorare e non possono fare nient’altro. È piuttosto drammatica la situazione degli irregolari, non cambierà molto”.Intanto nel campo, tra una lezione di italiano e l'istallazione di bagni e docce ("fino ad oggi ancora non funzionanti"), continuano i rimpatri assistiti secondo la formula che prevede la consegna di 1.100 euro ad ogni immigrato he sceglie di tornare nella propria patria, lì dove potrà usufruire di sostegno per l'avviamento al lavoro.

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