sabato 7 febbraio 2009

LITORANEA TERRA DI NESSUNO. I COMUNI INTERESSATI SE NE LAVANO LE MANI

L'intera fascia litoranea che va da Salerno e Paestum è ormai, da tempo, terra di nessuno. Non bastano i controlli, a volte sporadici, a volte costanti, delle forze dell'ordine. ormai si è innescato un meccanismo perverso da quale è difficile uscirne fuori. Spesso si riduce il problema di quella zona alla presenza delle prostitute, ma non è solo quello a causare il degrado di una delle fasce costiere potenzialmente più belle d'Italia e d'Europa. Se quel territorio fosse stato in Emilia o in Toscana, potete star certi che Rimini sarebbe impallidita al confronto. Invece siamo in Campania e la zona, salvo piccole eccezioni, resta abbandonata alla speculazione selvaggia e ai balordi. In particolare la zona nei pressi del Campologno Hospital, può ben definirsi molto peggio del Bronx newyorkese. Ormai un pezzo di Africa e Medio oriente si è trasferito da quelle parti, nel novanatanove per cento delle volte illegalmente. Hanno requisito e occupato tutto ciò che c'era, costringendo molti "italiani" a traslocare. I proprietari di alcune case (abusive ma poi sanate a fior di quattrini che i vari comuni, Eboli in testa, hanno intascato) vivono nel terrore. frequentissimi sono i furti, poche le denunce. Chi si è rivolto alla polizia municipale ebolitana, dopo che la sua abitazione era stata ripulita di tutto, perfino dei mobili, si è sentito rispondere che non c'è nulla da fare. Però i soldi del condono il comune li ha intascati, costringendo perfino i proprietari a costose spese di ritrutturazione per dare dignità alla zona, indicando precise linee architettoniche da seguire. Davvero una presa per i fondelli. Un intero pezzo di territorio salernitano è ormai sotto tutela di balordi, extracomunitari irregolari, prostitute e protettori. Possibile che i nostri politici non riescano a trovare una soluzione a tutto questo? Possibile che una zona che potenzialmente potrebbe rappresentare un grade attrattore turistico di livello mondiale, con conseguente possibilità di centinaia di posti di lavoro, non scuota le coscienze di chi ci governa? Non c'è da stupirsi, il massimo che si è riusciti a fare è "privatizzare" quanta più spiaggia libera possibile, dando in gestione gli arenili a chi ha il solo obiettivo di fare tanti soldi nei tre mesi estivi e per il resto se ne frega di ciò che accade al di là della spiaggia e della pineta.
la mancanza di progettualità per quella zona, è ancor peggio della mancanza di controlli. In tanti anni l'unica cosa che si è riusciti a fare è una pista ciclabile che non può essere utilizzata da nessuno, diventata circuito per motorini senza targa guidati da extracomunitari o al più, in estate, parcheggio per i bagnanti della domenica. Ci fermiamo qua per non demoralizzarci oltre, senza nemmeno entrare in ciò che invece accade da Pontecagnano a Salerno, con lo spuntare di discoteche più o meno legali e organizzate e di ogni sorta di locali, senza che ci siano condizioni di viabilità e sicurezza idonee a sostenere tali attività. Poi non lamentiamoci se al Sud non si crea nulla. Le potenzialità ci sono, ma i politici dormono e anche gli imprenditori non sono stimolati ad investire senza assicurazioni di legalità

Fonte dell'articolo: http://www.12mesi.it/

1 commento:

Marius ha detto...

Articolo encomiabile che mette a nudo lo scarso grado di interesse che nutrono le amministrazioni locali per il degrado perenne che angustia una zona importante della nostra Piana.
Mi congratulo con l'autore.