sabato 28 novembre 2009

SALERNO FUTURISTA: DIBATTITO "FENOMENO IMMIGRAZIONE: DALLA BOSSI-FINI AD OGGI" ALLA PROVINCIA

Si è svolta in serata la conferenza “Fenomeno immigrazione : dalla Bossi-Fini ad oggi”, organizzata dall’associazione culturale e di promozione sociale “Salerno Futurista- CasaPound Italia”.
Presso l’aula del consiglio provinciale di Palazzo Sant’Agostino, il dibattito è stato introdotto dal responsabile regionale della cultura Luca Lezzi, che ha rimarcato la differenza tra la sterile campagna mediatica e populista portata avanti da alcuni partiti in riferimento al tema dell’immigrazione e la voglia di fare chiarezza da parte dell’associazione culturale, partendo dalla cause di un fenomeno in costante espansione. I tre relatori : il consigliere provinciale Pdl Antonio Cammarota, il responsabile provinciale Ale-Ugl Rosario Peduto e il responsabile nazionale del Blocco studentesco Università Davide Di Stefano hanno accostato la questione dell’immigrazione alle tematiche lavorative, sociali ed inerenti alla sicurezza. Davide Di Stefano ha delineato l’impostazione che Cpi intende seguire a livello nazionale :”L’immigrazione non è un fenomeno spontaneo così come media e lobby vogliono farci credere. Gli immigrati rappresentano una risorsa per chi li sfrutta ma una condanna per l’Italia. In campo lavorativo – continua Di Stefano – gli immigrati sono dei veri e propri schiavi sottopagati per produrre merci scadenti a costi bassissimi. Di conseguenza le imprese nazionali richiedono lavoratori a basso costo (immigrati) per reggere l’urto della sleale concorrenza delle aziende straniere nel sistema economico globalizzato”. L’intervento del consigliere provinciale Cammarota si è basata maggiormente sui temi d’attualità che hanno riguardato nelle ultime settimane da vicino la provincia di Salerno. “E’ inaccettabile – afferma l’esponente provinciale del Popolo della libertà – la situazione che si è venuta a creare a San Nicola Varco, dove centinaia di immigrati, in prevalenza clandestini, si ritrovano a vagabondare dopo lo sgombero del “ghetto” di Eboli”. L’incontro si è concluso con le affermazioni del responsabile provinciale Ale-Ugl :”Non esistono lavori che gli italiani non vogliono più fare – ha chiarito Rosario Peduto – ma salari che gli italiani non possono più accettare”.

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